Occupazione abusiva di immobili: pene dai due fino ai sette anni di carcere
Lo scorso 11 Settembre 2024, la Camera ha approvato l’articolo 10 del DDL Sicurezza, con l’introduzione di un nuovo reato all’interno dell’ordinamento penale italiano: l’occupazione abusiva di immobili, destinata al domicilio altrui. Qual è l’attuale situazione? Cosa prevede, nello specifico la proposta di Legge del Governo? Quali sono le soluzioni? A parlarne è Vincenzo De Palo, esperto del settore immobiliare.
“Soffermandoci solo sul lato tecnico – legislativo, esordisce De Palo, il DDL Sicurezza, ha stabilito che per chi occupa abusivamente le case sarà punito con pene più severe, in particolare rischierà dai due ai sette di carcere”.
Quali sono le motivazioni? Perchè è così difficile mandare via chi occupa abusivamente una casa, rivendicando il proprio diritto di proprietario? “La legge italiana agevola il possesso, il diritto al possesso, che sia di un oggetto, che sia di un immobile. Le forze dell’ordine, per legge, non possono intervenire sul diritto al possesso. Anche in questo caso è necessaria la figura del Giudice, ma affinchè ci possa pensare il Giudice, bisognerebbe prima eseguire delle procedure burocratiche, sopperire a dei costi e a degli interventi giuridici alquanto complessi”.
Lo sfratto: specifiche su quando è possibile
L’esperto di “Casa”, specifica inoltre che, differentemente da ciò che si pensa, non è possibile ricorrere allo sfratto per risolvere l’occupazione abusiva. “Lo sfratto per legge, può partire solo ed esclusivamente in presenza di un contratto di locazione, quindi un accordo scritto. In assenza di quest’ultimo non si può parlare di o ricorrere allo sfratto”.
Il decreto legge e le modifiche all’articolo n.633 del Codice Penale
”Con le pene più severe, l’articolo n.10, ha modificato il contenuto dell’articolo n.633 del Codice Penale. Questo significa che l’occupazione abusiva di immobili, era già reato. Con le lungaggini burocratiche è stato impossibile intervenire velocemente. Le pene rispetto al passato, in cui si rischiava da due fino ad un massimo di quattro anni, sono quindi più severe, arrivando ad un massimo di sette anni e tentando così di convincere gli occupanti abusivi a tirarsi indietro. Tale disegno inoltre, permette un intervento più celere da parte delle forze dell’ordine”.