Fallimento dei vaccini Covid
Ormai è risaputo: i cosiddetti vaccini anti Covid non hanno impedito la trasmissione dei contagi. A dire il vero non erano stati nemmeno preparati per questo scopo, come era scritto nelle schede tecniche del farmaco e come riconobbe anche Janine Small, una dirigente della casa farmaceutica Pfizer. Interrogata dalla commissione d’inchiesta del parlamento europeo nell’ottobre del 2022, la Small fu costretta ad ammettere: “i vaccini non sono mai stati testati relativamente alla trasmissione del virus”.
Questa verità innegabile, denunciata soltanto da pochi medici coscienziosi sin dall’inizio della campagna di vaccinazione, come il dottor Mariano Amici, venne invece occultata dalla maggior parte dei media e dalle istituzioni. Il governo Draghi impose a diverse categorie professionali l’obbligo vaccinale sulla base di un falso, e cioè l’efficacia dei vaccini nel prevenire la trasmissione dei contagi. La Corte Costituzionale respinse le questioni di legittimità costituzionale, salvando l’obbligo, sulla base di questa efficacia in realtà inesistente a monte. Oggi non può più negare la verità l’Agenzia italiana del farmaco.
L’ammissione di AIFA
“Nessun vaccino approvato presenta l’indicazione ‘prevenzione della trasmissione dell’agente Sars Cov-2’”, è la risposta messa nero su bianco dalla dottoressa Carla Cantelmo, dirigente dell’Aifa, alle richieste di Arbitrium Pronto Soccorso Giuridico. Questa associazione, presieduta dall’avvocato Valeria Panetta e dall’avvocato Manola Bozzelli, aveva presentato a ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e Aifa diverse richieste sui vaccini, in nome del principio di trasparenza dell’azione amministrativa. È arrivata solo la risposta di Aifa, ministero e istituto superiore di Sanità restano ancora silenti.
A “Camelot, una tavola rotonda per la Verità“, il programma che va in onda su Radio Roma News ogni mercoledì alle ore 21.30, abbiamo ascoltato l’avvocato Bozzelli.