Scuola e disabilità, parla la First: “Situazione drammatica”
Ospiti in collegamento: avv. Maurizio Benincasa, presidente della “First” & Pamela Pompei, Vicepresidente area centro della First
La campanella è ormai suonata in tutta Italia, ma i problemi atavici della scuola sembrano duri a morire anche quest’anno. Tra le consuete proteste dei precari, cattedre vuote e stipendi tra i bassi d’Europa, c’è anche il problema gravissimo dell’assistenza agli alunni con disabilità. Tanti, troppi, bambini e adolescenti non hanno un insegnante di sostegno.
Alunni che non hanno garantito il diritto all’istruzione (aspetto, questo, che va contro il principio costituzionale) e insegnanti che non hanno stabilità, né certezze. Una situazione, insomma, drammatica su tutti i livelli.
I primi di agosto una sentenza del Consiglio di Stato aveva scatenato un’ondata di polemiche: ai genitori di un ragazzo con disabilità erano state diminuite le ore di sostegno previste dal Piano educativo perché l’ente locale di riferimento, il Comune in questo caso, non aveva abbastanza fondi a disposizione. Sia il Tar del Lazio che il Consiglio di Stato avevano dato ragione al Comune, affermando che il Pei ha valore di proposta e non di vincolo e, quindi, le ore di assistenza da fornire allo studente con disabilità dipendono dalle risorse del Comune.
L’incontro con il Garante per l’Infanzia e la proposta di un tavolo tecnico
Intanto, lo scorso 10 settembre la First ha incontrato a Roma l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti. L’incontro, fortemente voluto dalla Federazione, è stata soprattutto un’occasione per mettere in luce ancora una volta la condizione preoccupante in cui versano gli alunni con disabilità, in relazione all’assegnazione dei docenti di sostegno specializzati e, soprattutto, l’assegnazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione, anche diversamente denominati.
“L’incontro è stato di ampio respiro, – ha spiegato l’avv. Maurizio Benincasa – sono stati toccati diversi temi che riguardano i minori con disabilità: dall’accessibilità allo sport, all’inserimento nel mondo del lavoro, alla salute e cura”.
“Abbiamo richiesto la possibilità che venisse istituito, presso l’ Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, . ha continuato Benincasa – un tavolo tecnico di consultazione permanente che abbia ad oggetto la condizione delle persone minori di età con disabilità, che possa riunirsi con regolarità per discutere con adeguatezza e tempestività, mediante il confronto, le proposte e contributi costruttivi dei partecipanti, i tanti bisogni, esigenze e tutele dei minori con disabilità”.
Scuola e disabilità, qual è la situazione nella Capitale?
Dopo il trasferimento delle competenze dalla Regione Lazio a Roma Capitale, intanto, pare che le cose non vadano affatto bene nella Città Eterna: anche qui il problema dell’assistenza agli alunni con disabilità c’è in maniera importante. A testimoniarlo una mamma, Pamela Pompei, nonché Vicepresidente area centro della First: “La situazione è davvero drammatica in tutti i sensi. Non abbiamo assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Il rientro a scuola per i nostri ragazzi è stato drammatico in tutti i sensi, al momento sono a zero ore. L’aspetto più preoccupante è la superficialità delle istituzioni: si ha spesso la sensazione che i nostri figli siano invisibili, o peggio: sembra che chi di dovere questi ragazzi non voglia vederli”.
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