Christian Dior – il couturier rivoluzionario della moda
Pioniere e pilastro esemplare della haute couture francese del secondo dopo guerra, Christian Dior, oltre a rappresentare più in generale una figura cardine nel settore moda, viene ancora oggi ricordato per il suo New Look, rivoluzionario dei canoni del guardaroba femminile e di un vocabolario che nel frattempo Coco Chanel si era impegnata a scardinare.
Secondo Di cinque figli, nasce a Granville, in Francia, il 21 gennaio del 1905, ma visse sin da bambino a Parigi, dove venne completamente influenzato dall’arte e dall’architettura. Pochi sanno che i suoi esordi sono da ricondursi dapprima nel mondo delle mostre, poi nel settore delle illustrazioni delle riviste. Dopo la morte dei genitori, finanziatori delle sue prime attività artistiche, continuando a sviluppare la sua dote nel disegno, iniziò a vendere schizzi e bozzetti di moda alle riviste del tempo…
Divenne così, nel 1935, l’illustratore ufficiale del quotidiano “Le Figarò”, solo l’inizio, di una importante carriera come stilista. Ma quando ci fu l’ascesa verso il successo? Dior, segnò per sempre il settore della moda grazie ad un suo, nuovo concetto di femminilità. Tutto ciò attraverso spalle arrotondate, non più imbottite, gonne lunghe a forma di corolla e leggere guepiere. I suoi tessuti esprimevano sfarzo, grazie anche alle trame raffinate e costose che vennero finalmente sostituite ai panni utilizzati nella grande guerra.
Dior, come Coco, creò le sue fragranze: La Rosa di maggio, tra i suoi fiori preferiti, è anche tra gli ingredienti principali. Tra le materie prime maggiormente utilizzate invece c’è il bergamotto di Calabria. La sua prima collezione “New Look”, debuttò in una indimenticabile sfilata che portò eleganza, l’introduzione dei tacchi alti che donavano un portamento e una femminilità senza precedenti.
Rita Hayworth e Gina Lollobrigida furono solo due delle tante donne “muse” dello stilista ormai al culmine del successo, che però riuscì a godersi per pochissimi anni: il 24 ottobre del 1957 infatti, venne stroncato da un improvviso attacco cardiaco, che impedì ai posteri “di vedere fio a dove si sarebbe potuto spingere il suo genio creativo”.