Il Lazio è stato bocciato per reati in mare e sulle coste secondo il rapporto di Legambiente “Mare Nostrum”, che analizza i dati dell’anno trascorso, piazzando la regione al quinto posto in Italia per abusivismo, inquinamento e pesca illegale. Ogni anno si registrano più di 1500 reati.
Il cemento è il principale responsabile dei danni: sono 617 i reati di abusivismo edilizio registrati lungo le coste, che contribuiscono all’inquinamento del mare. Sono 518 i reati legati allo smaltimento illecito di rifiuti, scarichi illegali e maladepurazione, mentre 262 riguardano la pesca illegale. In media, ci sono 11 infrazioni per ogni chilometro di costa. Oltre 1.600 persone sono state denunciate e più di 12 mila chili di prodotti ittici sono stati sequestrati.
Legambiente, impegnata da anni nel monitoraggio e nel volontariato ambientale, ha avanzato dieci proposte al Parlamento e al Governo per migliorare la tutela del patrimonio ambientale marino. Tra queste, si evidenziano la necessità di potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, evitare nuovi condoni, modernizzare e completare il sistema di fognature e depuratori, promuovere l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale.