Ieri il Consiglio di Stato ha confermato l’ordinanza emessa dal Comune di Trevignano, che dispone uno “stop all’esercizio abusivo di attività di culto” sul terreno ubicato nel territorio comunale. L’ordinanza intima all’Associazione Madonna di Trevignano Ets di rimuovere le attrezzature installate e di interrompere ogni attività di culto. In caso di inottemperanza entro novanta giorni, l’area sarà acquisita al patrimonio comunale, come previsto dalla legge.
Attualmente, l’attività di culto è vietata, le attrezzature verranno rimosse dal personale incaricato e l’area è stata acquisita al patrimonio comunale. La sindaca di Trevignano, Claudia Maciucchi, ha dichiarato: “Abbiamo applicato la legge assegnando all’associazione l’intero termine così come previsto dalla norma. Tuttavia, stante l’accertamento svolto dalla Polizia Locale di inottemperanza, siamo già in piena attività per dare seguito a quanto confermato e disposto dal giudice.”
La veggente Gisella Cardia e il marito, noti per aver raccolto fedeli attorno a presunte apparizioni della Madonna smentite dalla Chiesa, dovranno ora rimuovere tutte le opere, statue religiose, croci e altri simboli dalla collina, dove ogni 3 del mese si radunano centinaia di fedeli in attesa di presunte apparizioni della Madonna.