L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha monitorato oltre mille procedure di affidamento, per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro, nel contesto della ricostruzione post-sisma del 2016 in Italia centrale. Secondo il presidente Giuseppe Busia, l’intervento dell’Anac ha garantito legalità e trasparenza, riducendo i contenziosi e accelerando i tempi di realizzazione delle opere. L’azione di supporto dell’Anac ha permesso di superare le paure delle amministrazioni locali legate alle procedure di gara, spesso bloccate dal timore di firmare atti che potessero comportare conseguenze legali. Il numero esiguo di contenziosi emersi, solo 12 casi, e la prevalenza di esiti favorevoli alla stazione appaltante, dimostrano l’efficacia del monitoraggio preventivo. Tra i progetti più rilevanti seguiti dall’Anac nel 2024 si segnalano l’accordo quadro per il rifacimento delle opere di urbanizzazione ad Amatrice, l’adeguamento sismico del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata e la ricostruzione di scuole a Pizzoli e Foligno. Busia ha sottolineato l’importanza di garantire opere di qualità, sostenibili e rispettose dell’ambiente, in modo da ricostruire con una visione orientata al futuro. Inoltre, il supporto dell’Anac ha contribuito a qualificare ulteriormente le stazioni appaltanti nelle aree colpite dal sisma, migliorando la loro capacità di gestire progetti complessi e riducendo i tempi di attuazione. Questo impegno ha dimostrato come la vigilanza preventiva possa non solo prevenire la corruzione, ma anche favorire una ricostruzione efficiente e di alta qualità, rispondendo alle esigenze delle comunità locali.