Qualcuno lo temeva, fin dai giorni scorsi, quando era stata diffusa la notizia del suo arresto. E’ già tornata libera Ana Zahirovic, la nomade croata di 31 anni specializzata in furti e borseggi – ben 149, pena complessiva 30 anni – che però è riuscita a sfuggire al carcere perché sempre incinta. Aveva solo l’obbligo di firma in caserma, si pensava che con l’arresto le cose potessero cambiare. Invece è stata rilasciata anche questa volta, poiché deve accudire il suo decimo e ultimo figlio, partorito a maggio, pertanto deve potere rientrare a casa, nella sua roulotte posteggiata nel campo rom di Castel Romano, vicino a Roma.
Una vicenda anticipata dal legale della donna, che subito dopo l’arresto aveva presentato istanza di scarcerazione proprio per la presenza del neonato. Alla faccia della lunga serie di furti e borseggi, con qualche resistenza a pubblico ufficiale, tutto puntualmente documentato nelle denunce che negli anni hanno raccolto le forze dell’ordine: Zahirovic è stata ritenuta responsabile di 149 furti tra Milano, Roma e Brescia. Prima nel capoluogo lombardo, poi nella Capitale, dove ormai risiede stabilmente dal 2015, alloggiata nel campo nomadi di Castel Romano sulla Pontina. Complessivamente, avrebbe dovuto scontare in carcere una pena cumulativa di 30 anni. Invece oggi, ecco la notizia della scarcerazione.