Truffe online, perquisizioni anche nel Lazio: in 6 mesi sottratti 114 milioni

Action day della Polizia Postale contro le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici. Perquisizioni a tappeto in 11 regioni, tra cui il Lazio, a casa di 54 persone. Attività svolte da oltre 160 operatori dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica che hanno consentito di raccogliere significativi elementi per le indagini su truffe di diversi tipi. Da quella del falso operatore bancario agli annunci online fasulli fino all’sms del finto parente, quasi sempre il figlio che contatta la vittima chiedendo soldi perché, questa la scusa, ha perso tutto: dal cellulare al documento d’identità.

Truffe online, perquisizioni anche nel Lazio

Si è conclusa un’operazione ad alto impatto della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale con articolate attività che hanno riguardato 54 soggetti residenti in Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia.

Truffe online e frodi informatiche 2024, in sei mesi 14mila casi: sottratti 114 milioni

Nel primo semestre di quest’anno la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica ha investigato su circa 14mia casi di truffe online e frodi informatiche perpetrate in danno di utenti registrando un aumento del 10% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Le somme sottratte nel periodo in esame sono state circa 114 milioni con un incremento del 71% registrato nella prima parte del 2023.

I tipi di raggiro dal finto operatore bancario all’sms

Tra le tipologie di truffe individuate dagli investigatori c’è la truffa del falso operatore: i banditi, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia contattano l’utente, telefonicamente o con sms, lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente e lo inducono a trasferire tutto il denaro su un altro conto ritenuto sicuro.

E ancora la truffa del falso figlio dove l’utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat. Per acquistare il nuovo smartphone richiede l’invio di una somma di denaro.

Immancabili gli annunci di vendita fraudolenti sui social network. In questo caso i truffatori sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi. Tutte queste truffe, caratterizzate dallo spingere le vittime a commettere un errore, hanno lo scopo di prendere i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti.



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