Per affrontare la mancanza di mense scolastiche nel sistema educativo italiano, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha lanciato una nuova iniziativa: un bando da oltre 515 milioni di euro per costruire nuove mense e migliorare le opportunità educative, con un focus particolare sul Sud Italia.
Questa iniziativa rientra in una strategia più ampia che mira a favorire il tempo pieno nelle scuole, migliorando così la qualità dell’istruzione e fornendo un supporto concreto alle famiglie e alle donne lavoratrici.
Mense a scuola, il piano del governo
Il Ministro Valditara ha evidenziato quanto sia fondamentale investire nelle mense scolastiche per garantire pari opportunità di successo formativo a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background socioeconomico e dalla loro residenza. Destinare almeno il 40% dei fondi al Sud è una scelta significativa, vista la notevole disparità attuale nell’accesso ai servizi mensa tra le varie regioni del Paese.
Dati del Ministero dell’Istruzione mostrano che solo il 33,6% dei 40.160 edifici scolastici statali italiani è dotato di una mensa o di uno “spazio funzionale alla mensa”. Nel Sud Italia, meno di un quarto degli edifici ha una mensa: solo il 22%, con percentuali ancora più basse in Campania (15,6%) e Sicilia (13,7%). In confronto, le regioni del Centro e del Nord mostrano una presenza molto più alta, con il 41% e il 43% degli edifici scolastici dotati di mensa.
La Valle d’Aosta si distingue per la maggiore disponibilità di mense scolastiche, con il 71,8% degli edifici dotati di questo servizio, seguita da Piemonte, Toscana e Liguria, dove circa sei edifici su dieci hanno una mensa. Campania e Sicilia, invece, registrano la dotazione più bassa, seguite dalla Calabria con il 21,8%. In Puglia, Abruzzo e Lazio, circa un edificio su quattro dispone di mensa.