Sopralluogo del sindaco Gualtieri oggi al Ponte dell’Industria a Roma dove sono partiti i lavori di consolidamento delle fondazioni della struttura, nota anche coma Ponte di Ferro, che collega i quartieri Ostiense e Marconi. Lavori che termineranno entro fine anno con la riapertura al traffico per il Giubileo. Al sopralluogo hanno partecipato l’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, il presidente dei Municipio XI Gianluca Lanzi e il responsabile della Struttura Territoriale Lazio di Anas Marco Moladori.
Roma, via al consolidamento Ponte dell’Industria: riapertura prevista entro fine anno
L’opera da 18 milioni di euro, eseguita da Anas, dopo le prove degli ultimi mesi che hanno permesso di valutare i parametri tecnici per il consolidamento delle fondamenta procederà con lo smontaggio dell’impalcato e il restauro degli archi metallici sui lati del ponte. Lavori che consentiranno di aprire nuovamente al traffico per l’Anno Santo, consentendo il passaggio dei bus e la creazione di due passerelle una pedonale, una ciclabile.
La portata passa da 3,5 a 26 tonnellate
“Sul Ponte dell’Industria – ha spiegato Roberto Gualtieri – stiamo realizzando un intervento straordinario, che salvaguarda un’opera di archeologia industriale importante, ma che al tempo stesso lo rinnova quasi completamente. Grazie al lavoro di Anas e Ircop che ringrazio, rafforzeremo in maniera significativa la portata del ponte, passando dalle attuali 3 tonnellate e mezzo di portata a 26 tonnellate”.
Gualtieri: “Sarà un ponte di modernità ma anche di tradizione”
“Questo, insieme all’allargamento del ponte, – ha aggiunto il sindaco – avrà un impatto importante sulla mobilità e sui due quadranti, permettendo il passaggio dei mezzi pubblici e garantendo percorsi ciclopedonali sicuri. Lo realizzeremo nel rispetto dei tempi che ci eravamo dati, ovvero entro la fine dell’anno. Sarà un ponte di modernità ma anche di tradizione”.
In corso realizzazione dieci colonne per consolidare i piloni
“Siamo in una fase molto importante del ponte, forse la più complessa di tutta l’operazione. In questo momento stiamo realizzando le colonne jet, sono ben dieci, che dovranno consolidare i pali pila dell’attuale infrastruttura. È la prima volta che viene eseguito il ‘jet grouting’ da sopra a un ponte, iniettando fino a 60 metri di profondità. Stiamo monitorando questa fase con una strumentazione di precisione per seguire tutte le fasi con a massima accuratezza” spiega il responsabile Anas Marco Moladori.
Le operazioni per il nuovo ponte
Negli ultimi mesi è stato eseguito un campo prova sulla banchina del Tevere in cui sono state avviate le trivellazioni, per capire quale deve essere la pressione (stimata in circa 700 atmosfere) a cui iniettare il cemento sotto i piloni del ponte. Le prove sono state svolte tramite carotaggi e sono state fondamentali per avere certezza che i parametri tecnici ipotizzati sono corretti.
Terminato il consolidamento delle fondamenta, l’impalcato esistente verrà smontato e per questo è in corso la verifica dell’assemblaggio della struttura finale del ponte. Sono stati smontati i capitelli di ghisa posti a coronamento dei piloni, oggetto di tutela storico-architettonica, che saranno restaurati prima del loro riposizionamento.
Saranno inoltre restaurate le travi storiche, ovvero i due arconi metallici attualmente presenti ai due lati del ponte, prevedendone lo smontaggio, la pulizia, la riverniciatura e il rimontaggio.
La struttura del ponte verrà realizzata con una trave reticolare (soluzione decisa con la Soprintendenza), che riprende la geometria del ponte originario. I fianconi – spiega il Campidoglio – cesseranno quindi di avere la loro funzione strutturale, ma consentiranno di conservare il disegno originale del ponte e l’immagine urbana post-industriale dell’area che lo stesso attraversa.