Roma, ieri mattina, si è svegliata con un forte odore di bruciato. Nulla di cui rimanere stupiti, d’altronde: ci sono stati due incendi importanti, Ponte Mammolo e Cesano, che hanno colorato di nero il cielo della Capitale. Gli interventi sono stati faticosi perché le vaste proporzioni dell’accaduto, hanno comportato l’evacuazione di circa 40 persone dalle abitazioni e dalle strutture ricettive poste in prossimità dell’area.

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La Protezione civile di Roma è intervenuta a supporto del lavoro dei Vigili del Fuoco, cercando così di garantire la continuità di rifornimento di acqua per lo spegnimento. La collaborazione è fondamentale in questi casi, come lo è intervenire in maniera tempestiva.

I Vigili del Fuoco, infatti, sono intervenuti immediatamente e lo fanno costantemente, anche lì dove agli occhi dei cittadini sembra scattata l’apocalisse, come accaduto a Roma nel caso dei due incendi che hanno devastato Ponte Mammolo e Cesano.

Incendi Roma, i Vigili del Fuoco eroi anche in situazioni di difficoltà

I Vigili del Fuoco sono considerati degli eroi che costantemente mettono in pericolo la loro vita per salvarne tante altre. Indossano una divisa che significa tenere sulle proprie spalle una grande responsabilità che spesso vede sacrificare affetti, weekend, tempo libero in nome di una passione che li porta a stare fuori al lavoro giorno e notte.

Ma in quanti sono e saranno disposti a sacrificarsi come sta avvenendo in questi giorni? È difficile trovare persone disposte a rendersi disponibili quando la situazione diventa insostenibile – e lo è il più delle volte -. Le condizioni di lavoro, infatti, sono a dir poco disastrose in un settore fondamentale per l’aiuto e per il supporto al cittadino.

Sfiora quasi la vetta dell’assurdità pensare che si debba scegliere – in caso di urgenza e non – di mandare un mezzo da una parte piuttosto che da un’altra dato che mancano mezzi, oltre al personale. Una situazione che, però, va avanti da tanti, troppi anni, con lavoratori costretti a turni estenuanti, che lo diventano ancor di più nei periodi estivi.

Lavorare in sicurezza, quindi, significa anche rispettare il riposo, non sovraccaricare il lavoratore, ma anche offrirgli i giusti dispositivi con cui lavorare – altro problema, quello della fornitura del nuovo vestiario e delle divise, che si aggiunge all’elenco-.