“Tlapitzalli Riti e suoni del Messico antico” è un progetto espositivo di respiro internazionale nato dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura italiano e il Ministero della Cultura del Messico. La mostra, curata da Frida Montes de Oca Fiol, si terrà alle Scuderie del Quirinale a Roma da domani fino al 15 settembre.
Promossa dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (Inah) in collaborazione con la Direzione Generale Musei del Mic, l’esposizione celebra il 150° anniversario dei rapporti diplomatici tra Italia e Messico. Un comitato scientifico multidisciplinare composto da musicologi, conservatori, archeologi, antropologi, etnologi e biologi ha lavorato per oltre due anni, concentrandosi sulla ricerca di un elemento unico: il suono. Dagli scavi archeologici e dai loro studi sono emersi documenti e reperti associati al suono nelle civiltà preispaniche dell’America Latina.
“Tlapitzalli Riti e suoni del Messico antico a Roma
La mostra presenta una selezione di 163 manufatti provenienti dalle collezioni di venti musei del Messico, offrendo al pubblico un’ampia panoramica di reperti. Questo progetto di alto rilievo scientifico, organizzato dalle Scuderie del Quirinale, si inserisce nella linea programmatica della sede espositiva romana, che da tempo si dedica al racconto sistematico delle straordinarie civiltà figurative. Guardando oltreoceano, l’obiettivo della mostra è diffondere l’importanza e la peculiarità delle espressioni musicali preispaniche.
La musica, nelle civiltà precolombiane, era un elemento presente in diversi ambiti quotidiani come la religione, la guerra, la caccia, la salute e le attività domestiche. Era uno strumento indispensabile per stabilire la comunicazione con le divinità. In Mesoamerica, l’origine del suono, come le nuvole e la pioggia, era attribuita a una forza invisibile della natura: il vento.