La mattina di domenica scorsa un uomo, Mauro Dainelli, era in un locale in zona Balduina, a Roma, quando è stato aggredito e picchiato da un 26enne con precedenti di aggressioni e rapine, dopo avergli chiesto di mettere la museruola e il guinzaglio al suo cane che si aggirava nella pizzeria annusando dappertutto. La richiesta è stata avanzata perché la moglie ha paura dei cani. L’uomo, dopo che la vittima ha denunciato l’accaduto nella caserma dei carabinieri della compagnia Trionfale, non è stato arrestato, ma riaccompagnato dalla madre.
LEGGI ANCHE: Roma, avvocato picchiato alla Balduina per aver chiesto di mettere il guinzaglio al cane
Avere paura di un cane è, quindi, una colpa? Per di più chiedere di mettere – anche in maniera educata – una museruola all’animale a quattro zampe in una pizzeria, è sbagliato?
Alla base della convivenza con gli animali, c’è il rispetto degli stessi e delle persone che – per paura o per sicurezza – preferiscono che vengano rispettate le leggi, le quali impongono determinati comportamenti all’animale, ma che per forza di cose riguardano chi si prende cura dello stesso. E non si tratta solo di valutare se il cane sia aggressivo o meno, ma anche se la presenza del cane libero possa dare fastidio agli altri.
Il rispetto delle regole previene dai traumi
Il Ministero della Salute, con le sue ordinanze periodiche, fissa le regole sulla “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, le quali non riguardano solo l’obbligo del guinzaglio per i proprietari, ma tante accortezze che sono alla base del buon senso e della civiltà. Ad esempio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, il cane deve essere guidato con un guinzaglio non più lungo di 1.50 metri. O ancora, la museruola non deve essere sempre indossata dal cane, ma il proprietario la deve sempre portare con sé. Oppure, le feci del cane devono sempre essere raccolte per non andare incontro a sanzioni.
Educare il cane è, quindi, fondamentale, ma l’educazione del proprietario è ancora più importante perché permette una convivenza civile tra animale e uomo. La comprensione delle paure altrui, tra le altre cose, permette di prevenire dei piccoli traumi che si potrebbero poi portare dietro per tutta la vita.