Il 26 luglio 2024 si è svolto un intervento di sgombero in via Casilina Vecchia, nella zona del Mandrione a Roma, mirato a liberare alcune palazzine occupate da circa una trentina di cittadini extracomunitari. Queste persone vivevano in condizioni di estrema precarietà e degrado, rendendo necessario l’intervento delle autorità.
Sgombero delle palazzine Rfi, una situazione critica
L’area interessata dall’operazione di sgombero includeva tre palazzine abbandonate, occupate da circa trenta extracomunitari provenienti principalmente da Senegal e Niger.
Le condizioni in cui vivevano erano decisamente inaccettabili, con strutture fatiscenti e in stato di completo abbandono. Gli operatori sul posto hanno descritto la situazione come “critica”, sottolineando la necessità di un intervento immediato per ripristinare condizioni di sicurezza e decoro.
Gli abitanti delle palazzine saranno sottoposti a controlli per verificare la regolarità del loro soggiorno in Italia. Questo processo determinerà se possiedono i necessari permessi di soggiorno.
L’intervento ha seguito altre operazioni simili, come lo sgombero dell’ex Hotel Cinecittà e delle ex officine Romanazzi a Tor Cervara, entrambe aree divenute rifugio per attività illecite.
Blitz a Via Latino Silvio
Parallelamente allo sgombero in via Casilina Vecchia, le autorità hanno eseguito un’operazione in via Latino Silvio, nei pressi della stazione Prenestina.
Questa zona, anch’essa periferica, ospitava alcuni locali abbandonati occupati da cinque famiglie. L’intervento non ha registrato particolari criticità o problemi, permettendo un’azione rapida e efficace.
La stazione Prenestina è un importante snodo periferico della capitale, e l’occupazione dei locali abbandonati rappresentava un ulteriore elemento di degrado in un’area già caratterizzata da varie problematiche sociali e infrastrutturali. Anche qui, la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma si è occupata di fornire assistenza alle famiglie, garantendo loro una nuova sistemazione.