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Roma

Piazza del Popolo e piazza del Viminale, avviati i cantieri di restauro

Roma avvia i lavori di restauro conservativo di Piazza del Popolo, che interesseranno inizialmente i due emicicli laterali e successivamente la Prospettiva del Pincio. Le opere includeranno interventi su strutture murarie, fontane e sculture, come i gruppi scultorei di Nettuno e della dea Roma, le 16 sfingi, le 4 statue delle stagioni e tutte le superfici lapidee della Prospettiva del Pincio, comprese le statue del Genio della Pace, di Igea, del Genio delle Arti e dei Daci. Inoltre, è stato avviato il restauro della fontana in Piazza del Viminale.

Roma, lavori a piazza del Popolo: il costo

I lavori sono finanziati da oltre 1,2 milioni di euro provenienti dal PNRR e comprendono consolidamento strutturale, disinfestazione, disinfezione, pulitura e restauro delle superfici lapidee. Verranno rimossi i depositi calcarei, impermeabilizzate le vasche delle fontane, e revisionati gli impianti idrici e tecnologici. Inoltre, si prevede la sistemazione delle aree circostanti. La conclusione dei lavori è programmata per il primo trimestre del 2025.

Le fontane nei grandi emicicli laterali di Piazza del Popolo, insieme alla fontana dei Leoni al centro della piazza, furono realizzate a seguito della trasformazione urbanistica progettata da Giuseppe Valadier tra il 1762 e il 1839. La fontana del Nettuno, situata nell’emiciclo occidentale, presenta un gruppo scultoreo imponente disegnato da Valadier e scolpito da Giovanni Ceccarini. La statua centrale ritrae Nettuno con un tridente nella mano destra, affiancato da due tritoni appoggiati a delfini. Opposta a questa, la fontana della dea Roma, anch’essa opera di Ceccarini su disegni di Valadier, mostra una statua della divinità armata e due statue sedute che simboleggiano il Tevere e l’Aniene, con la lupa che allatta i gemelli ai loro piedi.

Gli emicicli sono decorati con sfingi in marmo e le raffigurazioni delle Quattro Stagioni, realizzate nel 1828. Sul retro del lato est fu creato il viale di collegamento con il Pincio, sistemato a partire dal 1830 con prospettive scenografiche in asse con la fontana. La parte inferiore fu adornata con una statua antica di Igea e statue moderne del Genio della Pace e del Genio delle Arti, collocate nel 1834. Sulla balconata furono posizionate quattro statue di re barbari prigionieri, mentre al termine delle due rampe sul retro trovarono posto le colonne rostrate, assemblate da Valadier con resti di colonne antiche.

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