La Regione Lazio sta affrontando una fase di stallo politico. Forza Italia, insieme a Noi Moderati, ha disertato una sessione di bilancio cruciale del Consiglio regionale, richiedendo un rimpasto che ribilanci il potere tra i partiti di centrodestra. Questo movimento ha lasciato la regione senza il numero legale per procedere, fermando di fatto le attività governative. La tensione è salita dopo le elezioni europee, con Forza Italia che ora chiede una rappresentanza maggiore, basandosi sui risultati elettorali più favorevoli rispetto alla Lega.
Regione Lazio, Forza Italia chiede un rimpasto
Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, si trova di fronte a una situazione complessa. Forza Italia e Noi Moderati hanno boicottato la sessione di bilancio, creando uno stallo istituzionale.
La richiesta di Forza Italia è chiara: un riequilibrio delle posizioni in giunta a favore del loro partito. Attualmente, la Lega detiene due assessori nonostante una rappresentanza minore rispetto a Forza Italia nelle recenti elezioni europee. La tensione accumulata ha portato a questa mossa strategica, bloccando le attività della regione.
Le radici del conflitto
Le tensioni nel centrodestra laziale sono esplose dopo il voto europeo dell’8 e 9 giugno. Forza Italia, che ha ottenuto un 7,3% dei voti rispetto al 6,6% della Lega, ha intensificato la richiesta di una maggiore rappresentanza in giunta.
La situazione si è complicata ulteriormente con una serie di defezioni dalla Lega verso Forza Italia, incrementando la pressione per un terzo assessore.
Senza il numero legale, la sessione di bilancio è stata annullata, lasciando in sospeso decisioni cruciali per la regione. Questa situazione ha attirato l’attenzione anche a livello nazionale, con la premier Giorgia Meloni che monitora attentamente l’evolversi degli eventi.