Un uomo di 57 anni è stato arrestato a Roma per aver truffato diversi ristoranti fingendosi un poliziotto in borghese. Utilizzando un falso tesserino, ha ordinato pizze e affermato di aver dimenticato il portafoglio in auto, sparendo poi senza pagare.
Truffa al ristorante: non paga le pizze
A Roma, un uomo di 57 anni ha messo in atto una serie di truffe ai danni di vari ristoratori, spacciandosi per un poliziotto in borghese. L’uomo ha utilizzato un falso tesserino per convincere i proprietari dei locali a consegnargli cibo senza pagare.
L’ultimo episodio, avvenuto in una pizzeria della zona Ostiense, ha visto l’uomo ordinare diverse pizze con la scusa che fossero per i suoi presunti colleghi di un commissariato locale. Dopo aver ricevuto le pizze, ha affermato di aver dimenticato il portafoglio in macchina, ma è poi sparito senza saldare il conto.
Il metodo del falso poliziotto
Il truffatore ha studiato attentamente i commissariati locali, fingendosi appartenente a quello di Colombo per risultare più credibile. Il suo modus operandi consisteva nell’entrare nei ristoranti in borghese, mostrare rapidamente un tesserino contraffatto e ordinare cibo per sé e per i suoi presunti colleghi.
Dopo aver ricevuto le pizze, l’uomo usciva con la scusa di recuperare il portafoglio dall’auto, ma non tornava mai più. La polizia, quella vera, è riuscita a catturarlo grazie alla raccolta di numerose denunce simili e alla testimonianza di diversi ristoratori truffati.
Indagini e arresto
Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine approfondita dopo aver ricevuto numerose denunce da parte di ristoratori di diverse zone di Roma, tutti vittime dello stesso inganno. Gli investigatori hanno raccolto descrizioni dettagliate dell’uomo e del suo metodo, che hanno permesso di identificare il truffatore.
Dopo essere stato riconosciuto da un ristoratore dell’Ostiense, il falso poliziotto è stato fermato. L’uomo, disoccupato, ha trovato in questa attività fraudolenta un modo per ottenere pasti gratuiti.
Le testimonianze dei ristoratori
Molti ristoratori truffati hanno raccontato la loro esperienza agli investigatori. Un titolare ha riferito: “Sembrava convincente, mi ha mostrato un tesserino e ha detto che le pizze erano per i colleghi del commissariato”.
“Dopo averle prese” ha aggiunto “ha detto di aver dimenticato il portafoglio in auto. Ho aspettato che tornasse, ma non è più riapparso. Solo allora ho capito di essere stato truffato e ho chiamato la polizia”.
