Al comando dei vigili del fuoco di Roma mancano autisti per guidare autoscale e autobotti. E’ la denuncia dell’Usb coordinamento provinciale vigili del fuoco di Roma proprio a poche ore dalla riattivazione dell’autoscala nel distaccamento di Prati: “l’autoscala è tornata ma non ci sono autisti per poterla mettere in servizio“.
Torna l’autoscala al distaccamento di Prati
Dopo più di tre mesi dall’incendio dove perse la vita Ernesto Tafuri in un palazzo di via Caposile a pochi metri dal distaccamento di Prati, torna l’autoscala che era in manutenzione. In quel tragico giorno, era il 5 aprile scorso, il mezzo speciale arrivò da via Genova con i tempi necessari per attraversare il centro ed arrivare in soccorso. Minuti preziosi che si sarebbero azzerati se a Prati ci fosse stata un’autoscala in servizio.
Incendi Roma, la denuncia del sindacato: “Mancano autisti”
Ebbene da venerdì scorso l’autoscala è di nuovo nel distaccamento di Prati ma non c’è nessuno che la possa guidare. “Non ci sono autisti per poterla mettere in servizio” denuncia Paolo Cergnar del Coordinamento Provinciale Usb VVF Roma.
“Uno smacco e un’umiliazione per i Pompieri che prestano servizio in quella sede, ma soprattutto per i cittadini che non possono aver garantito un servizio di soccorso efficiente e soprattutto efficace” aggiunge il sindacalista.
Prati è l’emblema di una situazione che secondo l’Usb si ripercuote “su tutte le sedi del Comando di Roma ma che è maggiormente sentito in quelle periferiche come Anzio, Colleferro, Subiaco, Civitavecchia, Campagnano e Bracciano. In quest’ultima si aggiunge il problema della mancanza dei patentati nautici. Abilitazione necessaria per poter condurre il gommone dei Vigili del Fuoco ormeggiato sulle rive del lago”.
I concorsi? “Si torni all’ingresso per mestieri”
Il problema spiega Costantino Saporito Usb VVF Nazionale è che “l’ingresso nel Corpo non avviene più come una ventina d’anni fa per mestieri: si vince il concorso come vigile del fuoco e nessuno può obbligarti a fare l’autista anche se hai la patente per farlo”. Autisti che si mettano al volante per portare le squadre e i mezzi, autoscale e autobotti, sul luogo del soccorso.
A Roma mancano 150 patenti
A Roma e provincia mancano almeno 150 operatori con patenti speciali per i mezzi secondo il sindacato. “Ora si prendono i volontari, bravissimi e volenterosi, ma sono temporanei” aggiunge Saporito che fa un appello affinché l’assunzione diventi permanente.
Fra l’altro spiega Saporito fare l’autista significa “avere la stessa paga di un collega con maggiori responsabilità e con un’assicurazione standard che non copre tutto”. Tant’è che il sindacato offre la possibilità di stipularne una che tuteli maggiormente gli autisti.
Insomma tra la responsabilità di guidare un mezzo speciale in emergenza per le strade di Roma e fare del proprio meglio per arrivare in fretta e le possibili insidie della strada, fare l’autista oggi è solo una grana. Difficile immaginare che qualcuno si offra spontaneamente per coprire una mansione fondamentale per i vigili del fuoco.
