I Carabinieri hanno identificato i presunti responsabili dell’aggressione contro una coppia gay avvenuta recentemente a Roma. I sospettati, tre ragazzi e una ragazza, sono poco più che ventenni e incensurati. La coppia aggredita, che passeggiava mano nella mano nel quartiere Eur alle 4 di notte, ha riconosciuto gli aggressori dalle foto.
La dinamica dell’aggressione alla coppia gay
Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione è iniziata con una lite stradale. La coppia attraversava la strada quando la vettura con a bordo i quattro giovani è arrivata. Da qui, la discussione è degenerata rapidamente in violenza fisica, con i quattro che hanno colpito la coppia con calci, pugni e cinghiate, accompagnati da insulti omofobi.
Il legale dei quattro giovani, l’avvocata Annamaria Altera, ha dichiarato che i suoi assistiti sono pentiti per l’accaduto ma negano qualsiasi intento discriminatorio o omofobo.
“La lite è nata per motivi legati alla viabilità stradale e non per questioni discriminatorie”, ha sottolineato. La nota del legale precisa che i quattro non erano a conoscenza dell’orientamento sessuale della coppia e che non hanno proferito espressioni omofobe.
Reazioni delle autorità e della società civile
Le violenze sono state riprese in un video diffuso dal Gay Center, suscitando forti reazioni. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha definito le immagini “inaccettabili” e ha condannato fermamente l’atto, definendolo un “comportamento criminale”.
“Picchiare selvaggiamente persone che passeggiano tranquillamente in città non è solo il frutto di ignoranza e squallore morale, ma è figlio di un vero e proprio atteggiamento criminale di persone incapaci di vivere civilmente in una comunità ” ha commentato Gualtieri. “Roma non tollera simili atti di violenza”.
Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso una dura condanna. “Quanto si è visto nel video diffuso dall’Associazione Gay Center è inaccettabile: l’aggressione a una coppia gay avvenuta a Roma non è tollerabile e non rispecchia i valori inclusivi del nostro territorio” ha affermato il Governatore.
“La Regione Lazio condanna con forza qualsiasi comportamento omofobo e si impegna attivamente a diffondere una cultura del rispetto”.