Una coppia gay è stata brutalmente aggredita lo scorso fine settimana a Roma. Mattia e Antonio (nomi di fantasia), sono stati assaliti da quattro persone mentre camminavano mano nella mano dopo una serata Lgbt+. La violenza è scoppiata quando un’auto ha improvvisamente bloccato il loro percorso e i passeggeri sono scesi per colpirli fisicamente. Nonostante la presenza di numerosi testimoni, nessuno è intervenuto per aiutare i ragazzi, che sono stati picchiati con cinture, calci e pugni, e insultati con epiteti omofobi. Dopo l’attacco, i due sono stati trasportati al pronto soccorso e successivamente hanno sporto denuncia.
L’aggressione alla coppia gay a Roma
Secondo quanto riferito dal servizio Gay Help Line, l’aggressione alla coppia gay è avvenuta alle 4 di notte. Mentre Mattia e Antonio attraversavano la strada, un’auto ha tagliato loro la strada. Uno dei ragazzi ha gridato spaventato, scatenando la reazione violenta degli occupanti del veicolo.
Tre uomini e una donna sono scesi dall’auto e hanno iniziato a picchiarli, urlando insulti omofobi. La donna ha colpito entrambi alla testa, mentre uno degli uomini ha usato una cintura per percuotere Antonio.
Nonostante numerosi testimoni presenti, nessuno ha tentato di intervenire fino a quando un passante è riuscito a fermare gli aggressori.
Conseguenze del pestaggio
Dopo l’attacco, Mattia e Antonio sono stati condotti al pronto soccorso per le cure necessarie. Successivamente, hanno denunciato l’aggressione alla polizia e hanno contattato Gay Help Line per assistenza legale.
Le vittime hanno espresso il loro sgomento per la brutalità subita e l’indifferenza dei presenti. Hanno descritto come si sono sentiti intrappolati quando gli aggressori hanno iniziato a insultarli vedendoli mano nella mano.
Alessandra Rossi, coordinatrice di Gay Help Line, ha espresso profonda preoccupazione per l’accaduto.
“Quello che è successo ai due ragazzi ci lascia sgomenti e preoccupati” ha commentato. “Già nei mesi scorsi Gay Help Line aveva registrato un incremento delle segnalazioni di episodi di micro-aggressione avvenuti in luoghi della comunità lgbtqia+. C’é preoccupazione, ma anche la forza che nasce dall’indignazione. La cultura dell’odio non può e non deve essere portata nei luoghi della socialità e del divertimento. Serve una maggiore attenzione da parte delle istituzioni riconoscendo tutele specifiche a chi ne resta vittima”.
Gay Help Line ha invitato chiunque riconosca gli aggressori nel video dell’attacco a segnalarlo al numero 800 713 713 o alle forze dell’ordine.