La stazione Spagna della linea A della metropolitana di Roma chiude per tre mesi per lavori di ristrutturazione. La stazione è chiusa da lunedì 15 luglio fino a giovedì 3 ottobre 2024. La chiusura è necessaria per consentire agli operai di eseguire interventi cruciali di ammodernamento e restyling, che sono in corso lungo l’intera linea A, anche in preparazione del Giubileo 2025.
Secondo quanto dichiarato da Atac, questi lavori fanno parte di un progetto più ampio di rinnovamento completo delle ventisette stazioni della linea A, che include il rinnovo delle infrastrutture e il restyling del design di ciascuna stazione.
Metro Spagna, la protesta dei commercianti
La chiusura della stazione metro Spagna rischia però di complicare gli affari per i commercianti del centro. Che, in una nota, annunciano: “A fronte dei disagi che comporta la chiusura della stazione della metropolitana di piazza di Spagna, come associazioni che rappresentano migliaia di lavoratori, avremmo gradito un incontro urgente per discutere di questo piano che da qui fino ad ottobre paralizzerà tutto il Tridente”. A dirlo, all’Adnkronos, è Gianni Battistoni, presidente dell’associazione via Condotti, che ha scritto una lettera al sindaco Gualtieri per provare a scongiurare le eventuali perdite dovute alla chiusura della stazione.
Spiega Battistoni: “Il problema principale è che per via del cantiere vicolo del Bottino è stato chiuso: va consentita un’apertura parziale per far sì che si possa accedere al parcheggio del Galoppatoio altrimenti lì si resta bloccati senza via di uscita per piazza di Spagna. Si tratta di utilizzare buon senso, sennò quel parcheggio è del tutto inservibile. Inoltre, abbiamo chiesto l’istituzione di navette per i collegamenti con le zone vicine; di sospendere o limitare la Ztl e tariffe speciali dei taxi per coloro che vengono e defluiscono dal Tridente”.
E ancora: “Senza iniziative, il rischio è la perdita quotidiana di decine e decine di migliaia di euro, oltre ai forti disagi per i clienti degli alberghi delle zone limitrofe, i residenti, i turisti e i cittadini. Ci saremmo aspettati dall’Amministrazione capitolina più considerazione nei confronti di chi produce un fatturato che contribuisce al Pil della città”.