“C’è il rischio concreto che i fondi per il Pnrr e per il Giubileo possano attrarre gli appetiti delle organizzazioni mafiose a Roma, magari grazie all’utilizzo di qualche ‘faccia pulita’, perché a parlare non si presenta mai il mafioso”.
E’ quanto affermato dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi sentito in Commissione Antimafia. Assieme a Lo Voi, Ilaria Calò, l’aggiunto che guida la Dda di Roma. I due magistrati hanno toccato i punti nevralgici della lotta al grande crimine. Calò ha spiegato come la mala albanese abbia compiuto nella Capitale il definitivo salto di qualità, passando da gregaria della mafia locale a broker internazionale della droga. Alcuni criminali cinesi, inoltre, sono diventati punto di riferimento per il riciclaggio di denaro sporco.
Lo Voi ha poi messo in guardia le istituzioni sugli appetiti mafiosi attorno ai soldi del Pnrr e del Giubileo e ha sottolineato come si stia sempre più saldando il rapporto tra il crimine romano e alcuni ambienti politici. “La presenza di criminalità di tipo mafioso – ha detto – continua a farsi sentire a Roma città, nei centri dell’area metropolitana e in altre provincie del Lazio con le caratteristiche delle mafie tradizionali che trovano facile reinvestimento del denaro illecito in attività di riciclaggio nelle forme più svariate. Non solo edilizia ma anche ristorazione, attività alberghiera, servizi e logistica”.