Una protesta è esplosa ieri pomeriggio nel carcere di Viterbo dopo il ritrovamento di un detenuto originario dell’est morto forse per cause naturali. La rivolta ha interessato una sezione che ospita circa 50 detenuti: sono stati incendiati suppellettili e materassi. Ora sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso, al momento si esclude che la morte sia legata a un gesto volontario o a un evento violento. Sul corpo non sarebbero state trovate ferite. Tra le ipotesi al vaglio, un malore o anche l’uso di sostanze stupefacenti.
Fuori dall’Istituto di pena sono arrivate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e un’ambulanza. La polizia penitenziaria ha cercato di circoscrivere la protesta, supportata anche dal gruppo di Intervento Rapido da Roma.
La rivolta di Viterbo è solo l’ultima in ordine di tempo. Lo scorso weekend, a Roma, nel carcere minorile di Casal del Marmo era scoppiata un’altra protesta dopo che un detenuto aveva provato ad appiccare un incendio.