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Roma

Gran caldo, arriva il bollino arancione. Come sopravvivere in città

A Roma torna il bollino arancione che ormai è un classico per le estati della Capitale: un’allerta di secondo livello che avverte del caldo eccessivo e di condizioni meteorologiche rischiose per la salute.

A Roma torna il bollino arancione che ormai è un classico per le estati della Capitale: un’allerta di secondo livello che avverte di condizioni meteorologiche rischiose per la salute, in particolare per le fasce più a rischio della popolazione come anziani, bambini o fragili. Dopotutto l’estate o la si odia o la si ama perché è il momento dell’anno in cui ci si ritrova a fare i conti con le temperature che raggiungono picchi a tratti insostenibili – la scorsa estate si sono sfiorati i 43°C -. È anche vero che sarebbe strano il contrario: non a caso siamo il Paese del sole e del mare dove, anche per via del clima, turisti non solo italiani, ma anche stranieri decidono di passare le loro ferie.

Il caldo, al di là, forse, degli eccessi di questi ultimi tempi, è tipico dell’estate, ma proprio perché è un qualcosa che non ci prende alla sprovvista, dovremmo essere preparati e ad affrontarlo nel modo migliore. In fondo, basta poco per renderlo più sopportabile.

“Bere acqua, idratarsi con almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, ridurre l’attività fisica all’aperto e l’esposizione diretta al sole, scegliere abbigliamenti chiari, traspiranti, possibilmente con tessuti naturali, come lino e cotone. Se siamo in casa, creare una ventilazione naturale aprendo porte e finestre o con l’ausilio di un ventilatore, invece di un condizionatore, per consentire al nostro corpo di termoregolarsi al meglio.” Lo ha detto Alessandro Miani, presidente e fondatore SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale).

Come affrontare il Caldo in città?

Seguire questi semplici consigli è utile ad affrontare quel caldo che rende invivibili città come Roma ma anche località del Lazio che spesso sono state definite arcipelaghi di calore, ossia un insieme di isole – quindi zone – caratterizzate da un microclima più caldo rispetto alle zone periferiche.

Uno studio condotto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) insieme all’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha evidenziato come questo fenomeno sia determinato da una progressiva eliminazione delle aree verdi e da materiali che siano predisposti ad assorbire calore. Promuovere il verde e piantare dei nuovi alberi, quindi, potrebbero rappresentare un modo, sì, per migliorare la qualità dell’aria, ma anche per rinfrescare l’ambiente urbano e giovare a chi vi abita.

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