Perché parlare di sesso è ancora un tabù? E perché fa così paura? In realtà dovrebbe essere un tema da affrontare sì con delicatezza, ma con la giusta naturalezza e d’altro canto, farlo attraverso degli esperti sarebbe la cosa migliore invece che affidare il tutto a motori di ricerca o strumenti come la tv il cui accesso è libero e spesso senza filtri.
Periodicamente si torna a parlare di introdurre l’educazione sessuale e ai sentimenti nelle scuole, argomento divisivo, ma probabilmente necessario, soprattutto ora che le linee guida per l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole primarie e secondarie sono approdate a palazzo Giustiniani.
Una proposta per le linee guida per l’educazione sessuo-affettiva
La proposta, arrivata dall’Ordine degli Psicologi del Lazio e dall’Ordine dei Medici della provincia di Roma, avvia una riflessione su un dato di fatto: un Paese come l’Italia è uno dei pochi in Europa a non prevedere questa forma di istruzione nelle scuole.
Il primo manuale con le linee guida permetterebbe, quindi, in prima battuta di poter affrontare temi importanti come la sessualità e l’affettività con le giuste maniere, invece di delegare il tutto a tv e social network; e poi, ma non da ultimo, fornire ai ragazzi e alle ragazze gli strumenti adeguati per capire e gestire le proprie emozioni in relazione alla sessualità in maniera sana e responsabile. Perché, non dimentichiamocelo, il tema dell’educazione sessuale è un tema sociale legato alla sanità, al rispetto e all’inclusività e questa potrebbe essere la chiave di volta per prevenire ogni forma di violenza sessuale o intolleranza che ancora esistono e persistono in questa società.
Per vedere la puntata di Punto di Rottura del 3 luglio 2024: Punto di Rottura.