Tre attivisti di Ultima Generazione sono andati a giudizio per il blitz del primo aprile del 2023 quando gettarono liquido nero nella fontana della Barcaccia, in piazza di Spagna a Roma.
Per loro il processo, dopo l’udienza predibattimentale svolta oggi in tribunale, è stato fissato al prossimo primo ottobre. Nei loro confronti l’accusa è di imbrattamento di un bene culturale. Nell’azione gli attivisti ecologisti utilizzarono un liquido a base di carbone vegetale.
“Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge – avevano affermato dopo il clamoroso gesto – è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C. Questo significa che gli eventi estremi renderanno inabitabili le nostre terre. C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili”.
“Condividiamo i temi della sensibilizzazione dei cittadini sul rischio dei mutamenti climatici ma questo non è il metodo giusto – aveva commentato il sindaco Roberto Gualtieri -. Non è rischiando di danneggiare il nostro patrimonio che si aiuta l’ambiente”.