Sfratti, tra Inps e Comune il pericolo è quello di andare a un vero scontro. E a prendere la parola, sul tema, è l’assessore Zevi: “Mettono in strada casi drammatici”, ha detto. Ma qual è la situazione? Proviamo a riassumerla.
Sfratti a Roma, tensione Comune – Inps?
Sembra esserci aria tesissima tra Roma Capitale e Inps. Malgrado nel 2023 il Campidoglio abbia concluso l’acquisto di 120 unità immobiliari di proprietà dell’ente previdenziale, paganddo circa 15 milioni di euro, ad oggi i rapporti si starebbero alterando.
Il motivo del contendere sarebbe da ricercare nelle ordinanze di sfratto che vengono eseguite dagli ufficiali giudiziari a carico di nuclei familiari in affitto proprio con Inps. Un tema rispetto al quale l’istituto previdenziale aveva dato rassicurazioni: “Non sfrattiamo a cuor leggero – diceva la dirigente Rita Di Paola – e anche se non abbiamo come missione principale il sociale, cerchiamo di tenere in considerazione le situazioni più gravi. Siamo disponibili a partecipare ad un tavolo di confronto con l’amministrazione per capire quali strategie portare avanti, tracciare una panoramica delle situazioni più gravi”.
Zevi: “In strada casi anche gravi”
L’assessore Tobia Zevi, in occasione della presentazione del protocollo d’intesa tra Fondazione Roma e Campidoglio per il contributo all’affitto, ha ammesso: “Il tema è che Inps, un ente pubblico, sta mettendo in strada moltissime persone, anche casi gravi come disabili e anziani. Per questo, parlando di bandi, dovremo capire quali sono le situazioni più critiche che saranno da tutelare”.