Un evento sconvolgente ha turbato la tranquillità del liceo classico Visconti di Roma. Lunedì mattina, una lista contenente i nomi di 30 studentesse, molte delle quali minorenni, è stata affissa alla porta di un’aula, indicando le loro presunte relazioni sessuali con compagni di scuola. La vicenda ha suscitato profonda indignazione tra le vittime e ha portato a una reazione immediata sia da parte degli studenti che dei genitori, sollevando gravi preoccupazioni sulle conseguenze psicologiche per le ragazze coinvolte.
Dettagli dell’incidente al Liceo Visconti: reazioni immediate
Il tutto è accaduto lunedì 3 giugno, poco prima delle 13. Un foglio contenente i nomi di circa trenta studentesse è apparso sulla porta di una classe dell’ultimo anno del liceo Visconti.
Ogni nome era accompagnato da quello di un ragazzo, suggerendo relazioni sessuali. Questo elenco è stato prontamente rimosso, ma non prima che alcuni studenti lo fotografassero, causando il timore che l’immagine potesse diffondersi al di fuori della scuola.
Le ragazze più giovani, alcune delle quali frequentano il primo anno, hanno espresso forte imbarazzo e preoccupazione per la divulgazione delle loro vite private.
Assemblea straordinaria e scuse degli autori
La mattina seguente, le studentesse del Visconti hanno convocato un’assemblea straordinaria per affrontare l’accaduto. Durante la prima ora, solo le ragazze, comprese le vittime, si sono riunite per discutere l’incidente.
Successivamente, anche gli studenti maschi sono stati ammessi. Gli autori del gesto, un gruppo di studenti dell’ultimo anno, hanno chiesto scusa pubblicamente, definendo il loro atto come una “ragazzata”.
Tuttavia, la comunità studentesca femminile ha sottolineato la gravità del gesto, diffondendo un comunicato che condanna fermamente l’accaduto e chiede misure disciplinari adeguate.
La preoccupazione dei genitori
I genitori delle studentesse coinvolte hanno espresso profonda preoccupazione per l’incidente.
Nelle chat tra genitori, il sentimento predominante è stato di rabbia e indignazione. Alcuni hanno sottolineato i potenziali rischi di tali “giochi”, che potrebbero portare a gravi conseguenze psicologiche.