Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 30 maggio 2024.
Forse è tra i lavori più sottovalutati, ma il ruolo del commesso, in un negozio o in un centro commerciale, è strategico: è lui che accoglie il cliente, che lo consiglia, che deve gestirne le frustrazioni o i reclami. Per non parlare di quando, durante i mesi più duri della pandemia, sono stati proprio gli addetti alle vendite a garantire l’operatività di negozi e supermercati.
Eppure la figura del commesso, ancora oggi, viene percepita quasi come un ripiego se è vero che solo il 9% degli intervistati farebbe questo lavoro come prima occupazione. A rivelarlo un sondaggio commissionato da Federdistribuzione, l’organizzazione che rappresenta le imprese del commercio piccole e grandi. Un settore che però negli ultimi anni ha continuato a crescere: gli occupati sono quasi 450mila, e dal 2018 sono cresciuti del 7%.
Commercio, i contratti e i rinnovi
La maggior parte degli addetti ha un contratto a tempo indeterminato: parliamo dell’86%, un dato in controtendenza rispetto al trend recente del mercato del lavoro e ancora più alla convinzione che lavorare nel commercio condanni ad una vita di precariato.
Certo, non tutto è rose e fiori nel settore: perché se è vero che il benessere di un Paese e la sua tenuta sociale passano anche dall’apporto che può arrivare dalla Distribuzione Moderna, come dice il presidente del Cnel, Renato Brunetta, è anche vero che la categoria ha dovuto aspettare anni prima dell’ultimo rinnovo, arrivato recentemente solo dopo mobilitazioni e proteste sindacali a fronte delle responsabilità e dei sacrifici che la professione di addetto alla vendita richiede a chi lavora.