Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 27 maggio 2024.
Strano paese, l’Italia, dove spesso le scelte della politica sembrano incoerenti o sfuggono in apparenza ai criteri della logica. Negli ultimi giorni ne abbiamo avuta l’ennesima riprova: venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha varato il piano salva casa che nelle intenzioni del Governo dovrebbe tagliare i tempi della burocrazia e risolvere quei problemi di non conformità che, secondo il vicepremier Salvini, riguarderebbero l’80% del patrimonio immobiliare italiano.
Per l’opposizione la norma, che prevede di sanare le modifiche a suo tempo non segnalate a tende, finestre, scalini e dehors, in realtà è un condono, una sanatoria: un po’ quello che nelle prossime settimane l’esecutivo potrebbe varare per la città di Milano, travolta dalle inchieste giudiziarie per alcuni grattacieli sorti nei mesi scorsi in città laddove, secondo progetti e permessi, avrebbero dovuto esserci soltanto degli edifici più bassi da ristrutturare.
A chi osserva che correggere le difformità equivale a coprire un illecito, i politici a cominciare dal sindaco meneghino Sala replicano che l’intervento è doveroso per venire incontro a chi si trova in una situazione di disagio.
Superbonus, cosa accadrà alle imprese e alle famiglie?
Gli unici a non avere aiuto, invece, sono coloro che hanno aderito al Superbonus rispettando per bene tutte le regole: giovedì il governo ha approvato il nuovo decreto fortemente voluto dal ministro Giorgetti intenzionato a chiudere drasticamente un provvedimento che da sempre ritiene dannoso per i conti pubblici italiani.
A nulla sono valse le richieste degli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia che già nella campagna elettorale del 2022 si erano impegnati a contare i danni. Con le modifiche pretese dal ministro dell’economia della Lega, che cosa accadrà alle decine di migliaia di imprese e di famiglie che rischiano di andare in rovina soltanto perché si sono fidati di una legge dello stato?