Una giornata di sport e festa per raccogliere i fondi per Aism Roma (Associazione italiana sclerosi multipla), ma anche per vivere un’esperienza straordinaria carica di emozioni e divertimento. E’ la “12 ore nuotando con amore per Aism” la staffettona di nuoto che il prossimo 9 giugno si svolgerà dalle 7.30 alle 19.30 al Centro Federale Nuoto Pietralata. Squadre pronte a tuffarsi in acqua all’insegna dell’inclusività, ci saranno infatti campioni dello sport e olimpionici di nuoto ma anche nuotatori “della domenica” perché la manifestazione è aperta a tutti e per partecipare basta fare anche una solo vasca.
12 ore nuotando con amore per Aism, Lucia Palmisano: “Una festa inclusiva di sport e divertimento il 9 giugno a Pietralata”
A promuovere l’appuntamento con la “12 ore nuotando con amore per Aism”, oggi a Punto di Rottura ospiti di Rush, Lucia Palmisano presidente Aism Roma e Cristina Guidi, volontaria dell’associazione e veterana della staffetta. L’evento arrivato alla nona edizione ha Radio Roma come media partner e per il secondo anno consecutivo Rush sarà alla conduzione con un dj set che accompagnerà per 12 ore le squadre di nuotatori e il pubblico.
La manifestazione 12 ore nuotando con amore per Aism è arrivata alla nona edizione crescendo di anno in anno sia come partecipazione, sia come raccolta fondi: lo scorso anno sono stati raccolti 25mila euro e quest’anno l’obiettivo è crescere ancora. “La manifestazione – spiega Lucia Palmisano, presidente Aism Roma – ci permette di raccoglie fondi per i progetti per le persone con sclerosi multipla, ma è anche una manifestazione di sensibilizzazione ai problemi della malattia e di promozione dello sport“.
“Negli ultimi anni – aggiunge Palmisano – lo sport ha assunto una valenza importante anche per le persone con patologie e disabilità. Fino a 15 anni fa, si diceva alle persone di sclerosi multipla che non dovevano fare sport perché aggravava la malattia e alcuni sintomi. Oggi al contrario studi scientifici dimostrano che l’attività fisica e lo sport hanno un impatto favorevole sulla malattia. E’ una specie di riabilitazione, ma dal punto di vista psicologico un conto è dire ‘devo andare a fare riabilitazione’ un conto è ‘vado in palestra a fare hip hop’. Circa il 10% dei casi di sclerosi multipla è rappresentato da ragazzi e lì lo sport può essere molto importante”.
Evento aperto a tutti con attività anche fuori dall’acqua
A testimoniare quanto lo sport sia fondamentale Cristina Guidi, volontaria Aism e staffettista alla 12 ore nuotando con amore per Aism nel team Cavallucci Marini. “Ho iniziato a nuotare nel 2011 quando ho avuto la diagnosi di sclerosi multipla e non mi sono più fermata. Partecipo alla 12 Ore con amore – racconta Guidi – da quando è stata inventata da Luciano Vietri, e ancora con più entusiasmo da quando è nata la partnership con Aism perché ho visto tante persone con sclerosi multipla coinvolte sia in acqua che fuori. Durante la manifestazione infatti ci sono tante altre attività parallele, come il pilates, proprio per far partecipare anche i non nuotatori”.
La sezione Aism di Roma un punto di riferimento a 360°
La sezione Aism di Roma, spiega Palmisano è “un punto di riferimento a 360° per le persone che si possono rivolgere a noi per qualunque tipo di problema relativo alla loro malattia, alla loro famiglia e alla loro vita in generale. Noi diamo accoglienza prima di tutto attraverso uno sportello, un’interfaccia a cui le persone possono rivolgersi per i loro bisogni o problemi che noi cerchiamo di risolvere. In primo luogo diamo informazioni e poi supporto, una vera e propria assistenza”.
Dal supporto psicologico ai trasporti
“Un servizio che offriamo da tanti anni e che è sempre più richiesto – sottolinea la presidente Aism Roma – è quello del supporto psicologico svolto da psicologhe di grandissima esperienza. E’ un servizio necessario che dovrebbe essere ancora più sviluppato. Siamo in un periodo purtroppo in cui c’è un disagio psicologico crescente, a volte davvero molto grave”.
L’offerta dei servizi di Aism Roma include anche quello dei trasporti. “Perché il problema di supporto alla mobilità è molto grande, – dice Palmisano – specie in una città grande come Roma dove la mobilità è un problema per tutti, figuriamoci per chi ha difficoltà legate ad una disabilità L’approccio di Aism Roma è di aiutare le persone ad avere ciò di cui hanno diritto. C’è chi ha problemi economici seri e ha difficoltà ad andare a fare cure mediche e accertamenti. Noi siamo pronti ad intervenire”.