C’è anche chi armato di forbici ha usato la tecnica del “taglio della fodera” tra i 18 borseggiatori arrestati nelle ultime ore a Roma dai carabinieri. Nel mirino dei ladri come sempre i turisti che si muovono sui mezzi pubblici della città per visitare la capitale. Tra i ladri in azione soprattutto donne, 11 tra i borseggiatori finiti in manette con l’accusa di furto aggravato.

Roma, borseggiatori a caccia di turisti sui mezzi pubblici: 18 arresti, 11 sono donne

Proseguono i controlli dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma che hanno intensificato le verifiche per garantire la sicurezza dei turisti e dei cittadini romani che affollano la città. Una 29enne bulgara è stata colta in flagranza nel tentativo di asportare il contenuto della borsa di una turista con la tecnica del “taglio della fodera”. I carabinieri, dopo averla bloccata hanno trovato la donna in possesso di un paio di forbici e le hanno sequestrate.

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E’ stato sorpreso con uno smartphone rubato ad un turista in via della Vite, un cittadino peruviano, con precedenti, senza fissa dimora. Sempre in pieno centro sono stati arrestati altri tre cittadini originari del Perù, già noti alle forze dell’ordine. Scoperti all’interno di un negozio in via Frattina, dopo esseri impossessati, in concorso fra loro, di una borsetta di una donna italiana.

Furti sulla metro

Durante le attività antiborseggio sulle linee metro A e B, le più interessate dal fenomeno, sono state arrestate dai carabinieri 6 persone, con precedenti, tra cui 4 donne, notate mentre adescavano e successivamente si impossessavano degli effetti personali di alcuni turisti a bordo dei treni. Altri due sono stati invece arrestati per borseggio alla fermata metro Repubblica mentre un “manolesta” di origini romene, senza fissa dimora e con percenti, è stato sorpreso all’altezza della fermata Ottaviano mentre sfilava un portafogli dalla tasca dei pantaloni di un turista taiwanese.

Infine in un negozio di abbigliamento in via Gioberti, i carabinieri hanno arrestato 4 donne italiane, già note alle forze dell’ordine, dopo aver asportato, in concorso fra loro, alcuni capi del valore di 700 euro ai quali avevano rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.