Giornata mondiale dei bambini, il Papa per la messa in piazza San Pietro

Piazza San Pietro gremita oggi per la prima Giornata mondiale dei bambini che dopo l’appuntamento di ieri allo stadio Olimpico dove hanno partecipato circa 50mila persone tra bambini e accompagnatori si conclude sul sagrato in piazza San Pietro con la Santa messa presieduta dal papa. Tanti gli striscioni colorati, messaggi di pace portati per l’occasione dai bambini in arrivo a Roma da ogni parte d’Italia. Hanno preso parte alla messa la premier Giorgia Meloni e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri salutati da Roberto Benigni intervenuto con un monologo al termine dell’Angelus davanti a circa 50mila persone. 

Giornata dei Bambini, il Papa per la messa in piazza San Pietro

Bergoglio al momento dell’omelia, mette da parte il testo scritto e improvvisa una lezione di catechismo con i bimbi in piazza. Domande sulle preghiere, su Gesù, sullo Spirito Santo. “Preghiamo Gesù perché sia vicino a noi. Gesù perdona tutto e’ vero? Non si sente, cosa succede? Gesù sempre perdona, tutto. Perdona anche il più brutto dei peccatori?”. I bimbi in piazza ”Siii”. Bergoglio prima di salutare la piazza ha chiesto ai bambini di portare il suo saluto ai loro genitori, agli amici, “ma soprattutto salutate i nonni” ha detto papa Francesco applaudendo. 

Il papa applaude i nonni

“Avete visto quando hanno portato il Pane e il Vino c’era un nonno”, ha detto Bergoglio chiedendo “Un applauso ai nonni”. Il riferimento è al ‘nonno d’Italia’, Lino Banfi presente anche ieri allo stadio Olimpico, che al momento dell’offertorio, insieme ai bambini e alle bambine, ha portato i doni al papa.

Il monologo di Benigni: “Il papa è un bambino come voi”

Show di Roberto Benigni in piazza San Pietro con un monologo che si è chiuso con un appello alla pace, il tema che ha fatto da filo conduttore nella sue giorni voluta dal Papa che si rifarà a settembre 2026 a Roma.

Benigni ha iniziato salutando tutti con un bacio virtuale, uno vero invece per Bergoglio “l’uomo più grande nello stato più piccolo del mondo”. L’attore ha spiegato alla piazza, soprattutto ai bimbi che “l’unica cosa che mi avevano detto di non fare era di toccare il papa. Ebbene io sono così, quando mi dicono di non fare una cosa… Mi capite?” ha detto rivolgendosi ai piccoli presenti.

“Sono nel posto più bello del mondo per me. Da piccolo dicevo che da grande volevo fare il Papa e tutti ridevano. Così ho capito che dovevo fare il comico” ha aggiunto Benigni che ha poi definito “splendente” papa Francesco: “Come Campanellino ha la polvere di fata, anzi ha la polvere di papa. E’ un bambino come voi ed è lui che ha pensato ad una festa per voi”.

“Fate della vostra vita un capolavoro”

Ai bambini presenti ha poi chiesto di fare della propria vita un capolavoro. “Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, costruite un mondo migliore, noi non ci siamo riusciti. Rendete il mondo più bello: il mondo ne ha bisogno, e voi lo potete fare” ha detto aggiungendo “Cercate di fare le cose belle, rendete gli altri felici, e per farlo bisogna essere felici. Siate felici, diventate l’adulto che avreste voluto accanto quando eravate bambini”.

“Tra voi il nuovo Michelangelo o una scienziata come Rita Levi Montalcini”

Roberto Benigni, nel monologo scherza con bimbi e bimbe: “Magari tra voi ci sarà un nuovo Michelangelo o tra le bimbe una scienziata come Rita Levi Montalcini che vincerà un altro Nobel. Magari c’è un Papa in mezzo a voi. Magari ce ne sono due o tre. Oh, non si sa mai, tutto è possibile. Chi di voi vorrebbe fare il Papa? – chiede Benigni ai bambini-. Oh Santità qui ce ne è una ventina o una trentina, bisogna allargare il Vaticano. Tutto è possibile.

“Potrebbe esserci anche l futuro Papa… Fosse donna ne parlerebbero sulla luna”

“Guardate che qui siamo nel Regno di Dio e tutto è possibile. Magari – prosegue Benigni – anche che qualcuno di voi diventi Papa. Magari il primo Papa africano della storia. O forse uno romano, di Testaccio, er Papa de Testaccio, sarebbe bellissimo… O una donna. Il primo Papa donna della storia. Mamma mia, ne parlerebbero sulla luna. Sarebbe straordinario. Pensate che roba!”.

“La guerra sporca tutto, deve finire”

“La guerra: – dice Benigni – che parola brutta, sporca tutto. Eppure dobbiamo porre fine a questa cosa. I bambini quando giocano a fare la guerra, al primo che si fa male si fermano. La guerra deve finire. Ce la dobbiamo dimenticare. Mi direte: è un sogno. Si, ma le fiabe possono diventare vere. Ora noi abbiamo i dischi volanti veri. Siamo dei maghi. Siamo stati bravi. Siamo diventati maghi e allora quello che diciamo può diventare vero. Il problema è trovare le parole giuste. Per la guerra non ci siamo ancora riusciti eppure c’è”.

“Io penso – ha aggiunto – che tra voi ci sarà chi troverà la parola per fermare la guerra. Cerchiamola con passione e fantasia. Noi dobbiamo aiutarvi a cercarla. Amandovi, trovando storie che vi facciano ridere. Se un giorno i bambini potranno ridere tutti insieme sarà il giorno più bello della storia”.

L’evento si è concluso con l’annuncio della seconda Giornata mondiale dei bambini che si svolgerà sempre a Roma a settembre 2026. “Vi aspettiamo” ha concluso Papa Francesco che ha poi fatto il giro della piazza per salutare i bambini arrivati da tutta Italia.



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