Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 24 maggio 2024.
In un mondo dove la furbizia non va a braccetto con la fiducia, è paradossale pensare che l’eccesso di astuzia possa recare danno all’economia. Però è così. Più ci si fida e più va bene l’economia di un Paese. E a dimostrarlo è la Danimarca dove si può contare sulla fiducia l’uno nei confronti dell’altro, contribuendo in maniera sostanziale alla ricchezza del paese stesso.
Fidarsi dell’altro, infatti, significa proprio ridurre i costi – ad esempio – delle spese giudiziarie o quelle legate agli allarmi antifurto. Salendo ai cosiddetti “piani alti”, anche la politica ne giova: la corruzione è praticamente inesistente, sia nella cosa pubblica che nelle istituzioni.
La fiducia fa la differenza
In Danimarca ci sono altissimi livelli di fiducia nel prossimo, i più alti al mondo: si parla del 74% dei cittadini che si fida della maggior parte delle persone. In altre parole, 7 persone su dieci.
Se ci si confronta con l’Italia, solo il 26% è d’accordo con questa affermazione. E così, imprese, governo e in generale tutte le interazioni sociali possono contare su uno sguardo amico, piuttosto che su un occhio diffidente in tutti gli ambiti della vita. Utopia o semplicemente buon senso? Di certo agire per il bene della comunità, senza sospetti o sotterfugi, aiuterebbe a porre le basi per un circolo virtuoso che porterebbe beneficio a tutti e a tutto, compreso il welfare.