Tende e striscioni di protesta a Roma davanti all’anagrafe di via Petroselli. Continua l’accampata di Bella Lotta per le residenze negate a 70 famiglie di Spin Time in via Santa Croce in Gerusalemme in zona Esquilino.
Roma, residenze negate a 70 famiglie di Spin Time: continua l’accampata di Bella Lotta
È il secondo giorno di accampata della ‘Bella Lotta’ della comunità di Spin Time che ha esposto striscioni e annunciato un’assemblea pubblica alle 18 dopo un incontro in prefettura.
Un presidio a oltranza deciso perché “nonostante la possibilità di andare in deroga al decreto Lupi, che garantisce il diritto di residenza anche alle famiglie fragili nelle occupazioni, e la volontà politica espressa da Gualtieri per dare forma a questo diritto, è da oltre un anno che 70 delle famiglie che vivono a Spin Time hanno registrato la loro domanda di residenza senza alcun esito”.
“Non ce ne andiamo. Nessuno si può interporre tra un cittadino e il suo diritto a una residenza”
“La loro procedura resta ferma in un limbo, con conseguenze drammatiche come la privazione della carta d’identità e del suo rinnovo” aggiungono da Spin Time domandandosi il motivo di un’attesa tanto lunga per avere le residenze “lasciando madri che non potevano iscrivere i figli a scuola non avendo la carta d’identità”.
“Ma come, ci chiedete di essere cittadini di serie A con l’identità digitale, e queste persone senza residenza non possono neanche votare. Il nostro obbiettivo lo otteniamo rimando qua, e quindi non ce ne andiamo, e l’assemblea delle 18, dopo l’incontro con il prefetto, deciderà come procederà la mobilitazione. Nessuno si può interporre tra un cittadino e il suo diritto a una residenza”, dichiara la comunità di Spin Time.
Impegno dalle istituzioni per risolvere il problema
Impegno per cercare di risolvere il problema dalla presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi che ieri mattina ha incontrato la comunità di Spin Time Labs. “Ho ribadito tutto il nostro impegno come Istituzione – ha detto Bonaccorsi – per cercare di risolvere questo problema, continuando a chiedere risposte alla Procura che a tutt’oggi non ha ancora dato il proprio nullaosta, dopo che il Comune di Roma ha approvato la deroga all’articolo della legge Lupi”.
Davanti all’anagrafe è andato anche l’assessore capitolino Andrea Catarci per incontrare la rete “La Bella Lotta” e Spin Time. “Dopo l’approvazione della direttiva 1/22 a firma del Sindaco Roberto Gualtieri che deroga al decreto Renzi-Lupi, in un dialogo costante e fruttuoso con la Prefettura, si è riconosciuta la possibilità di ottenere la residenza anche a chi vive in stabili sotto sequestro” ha scritto su Facebook l’assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti.
“Tuttavia, in alcuni casi come a via Santa Croce in Gerusalemme, il meccanismo non ha funzionato e va perfezionato, sempre nella condivisione con il Prefetto Giannini. Ribadiamo il nostro impegno a rimuovere gli ostacoli attuali e arrivare a garantire i diritti fondamentali di cittadinanza in ogni situazione di disagio abitativo” ha concluso.