“La città sotterranea”, così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha definito l’insieme di garage diventati col tempo box abusivi utilizzati come “appoggio” per mezzi rubati ma anche come loft improvvisati con bagni e cucinini a Tor Bella Monaca. Dove, questa mattina, il sindaco ha fatto un sopralluogo questa mattina insieme al Prefetto Lamberto Giannini e alla presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli nell’ambito del Piano di Rigenerazione Urbana.
Tor Bella Monaca, Gualtieri: “Ora abbiamo la base per riqualificare tutto”
Così Gualtieri ha commentato i lavori di bonifica nei garage di via dell’Archeologia: “Sono molto soddisfatto. Abbiamo liberato la città sotterranea che è la base per poter riqualificare tutto. Una base anche fisica altrimenti non si possono mettere i ponteggi”.
Ha aggiunto il sindaco: ‘‘Oggi abbiamo visto le due facce dell’intervento: la difficolta, grande, di riportare legalità in quella che possiamo chiamare la città sotterranea. Sotto i palazzi dove ci sarebbero dovuti essere semplici posti auto è cresciuta una città sotterranea con appartamenti abusivi, laboratori dove venivano smontati veicoli rubati, raffinerie di droga. E’ stato fatto un intervento importante di liberazione di queste cantine, fatto in gran parte con la collaborazione spontanea dei cittadini che hanno partecipato ad un processo condiviso di riqualificazione e con il supporto fondamentale delle forze dell’ordine, del Prefetto, del Questore. Carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia locale sono un presidio fondamentale perché qui si mescolano una maggioranza di cittadini onesti ma anche una presenza molto radicata della criminalità”.
E ancora: ”Ci sono già le gru. Un gigantesco edificio da 4500 persone in cui finalmente sta tornando la legalità. Il più grande cantiere d’Europa di rigenerazione urbana. All’inizio molti cittadini erano scettici, mi dicevano ‘non ce la farete, siete qui solo per fare spot’. Invece ora, davanti ai ponteggi, vedono che è una cosa seria”. Per Gualtieri, in questo quadro ”anche le operazione ad alto impatto con le forze dell’ordine non sono un intervento spot, solo una dimostrazione muscolare di forza ma sono a supporto indispensabile di un processo di cambiamento”.
Ha concluso: “Qui gli interventi non sono mai stati fatti, lo Stato si è ritirato, il Comune non ha fatto le manutenzioni dei suoi edifici e ai cittadini è stato consentito di fare quello che volevano. La riqualificazione degli edifici è una condizione essenziale per un cambiamento”.