Inter, Pavard: “Non ci poniamo limiti”
Banjamin Pavard, difensore dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista per La Repubblica. Il francese è partito, prima di tutto, dai complimenti al suo allenatore, Simone Inzaghi, dichiarando: “Li merita, da parte dei fan e anche della squadra. Era importante che fossimo noi calciatori a gridare per primi il suo nome. La seconda stella è arrivata grazie al lavoro di tutti, ma è lui il mister”. Continuando, è tornato sul derby e sullo scudetto, aggiungendo: “Se ne avevo vissuta un’altra simile? A Stoccarda sì, per la promozione in Bundesliga. Al Bayern Monaco, meno. Poi c’è il Mondiale con la Francia. È stato incredibile, ma il pullman a Parigi viaggiava più spedito, non ci abbiamo messo otto ore come a Milano.I miei connazionali rossoneri? Prima della partita con il Milan li avevo stuzzicati, dicendo loro che saremmo diventati campioni contro il Milan. Siamo amici, ma il derby è il derby. In campo con Theo ci siamo affrontati, scontrati, spinti”.
Il calciatore ha voluto parlare anche del suo passaggio in nerazzurro: “Avevo vinto tutto e ho capito che era il momento di cambiare. A 27 anni cercavo una nuova avventura, dopo sette anni in Germania. Volevo conoscere l’Italia, vivere la passione della Serie A. Poi c’è la tattica. A Monaco giocavo terzino, qui centrale, il ruolo che preferisco. Inzaghi ci lascia molta libertà. Avevo già giocato in difese a tre, ma si trattava soprattutto di coprire. Qui è un continuo dai e vai. Dobbiamo salire, creare spazio, dialogare con il regista. Quando mi piacerebbe fare il primo gol con l’Inter? Nel derby, ovviamente. Ma sarebbe bello anche in Inter-Juve”. Sul futuro ha aggiunto: “Non ci poniamo limiti. Dobbiamo restare campioni d’Italia, pur sapendo che è molto difficile confermarsi. In Italia negli ultimi anni il vincitore del campionato è cambiato spesso. Ma siamo sulla buona strada. E abbiamo tifosi fantastici, a San Siro e in trasferta”.