Il mondo della scuola è sceso di nuovo in piazza. Da Nord a Sud studenti e docenti hanno preso parte a cortei e manifestazioni. Lo sciopero nazionale, indetto da Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda Unams e Anief, ha come obiettivo quello di contrastare ‘l’immobilismo del governo in materia di istruzione’, fanno sapere i sindacati.
A Roma i manifestanti, un migliaio in tutto, si sono dati appuntamento alle 10 a Porta San Paolo per attraversare poi via Marmorata, piazza dell’Emporio, via di Porta Portese, con destinazione largo Bernardino da Feltre, su viale Trastevere, a pochi passi dal Miur. Una lunga marcia che ha avuto ripercussioni anche sulla viabilità della Capitale.
Alcune linee bus e tram, come l’8 e il 3L, hanno subito deviazioni. Mentre si è registrato un diffuso rallentamento del traffico nelle zone interessate alla manifestazione. Tra i motivi dello sciopero la richiesta del rinnovo del contratto, scaduto da 4 anni, ma non solo. Sul piatto anche l’aumento dello stipendio: “Se è vero, come sostiene la politica, che la scuola è il motore del Paese, lo si dimostri quando arriva il momento di investire risorse”, hanno fatto sapere i promotori dello sciopero.
Intanto non si ferma l’ondata di occupazioni degli istituti superiori romani. Con gli ultimi due licei presi dagli studenti si è toccata quota 36 da inizio anno. Dal 15 dicembre invece scatta l’obbligo vaccinale per docenti e personale Ata, che dovranno dotarsi di Super green pass per svolgere l’attività lavorativa all’interno delle scuole.