Mesi di indagini e intercettazioni hanno portato alla chiusura di un centro massaggi e all’arresto della titolare, accusata di sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, infatti, la donna si avvaleva di due collaboratrici che fornivano prestazioni sessuali di vario genere. È successo nel quartiere Parioli di Roma.
Parioli, centro massaggi chiuso
La Polizia Locale di Roma Capitale continua il suo impegno nel contrastare lo sfruttamento della prostituzione. In seguito alle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Roma, gli agenti del Gssu (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana), guidati dal Vice Comandante del Corpo, Stefano Napoli, hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una donna cinese di 52 anni che gestiva un centro massaggi nel quartiere Parioli.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna si avvaleva di due connazionali, di 30 e 46 anni, che lavoravano sotto la sua direzione per fornire prestazioni sessuali di vario genere, servizi extra che andavano al di là delle normali attività di un centro massaggi, su richiesta dei clienti. Oltre all’esecuzione della misura contro la responsabile, è stato anche eseguito il sequestro dell’attività.
Secondo quanto emerso, inoltre, la donna aveva fissato dei prezzi per i massaggi che si concludevano tutti con massaggi più spinti: 30 euro per mezz’ora, 60 per un’ora. Non solo: è emerso inoltre che, per spingersi più in là, i clienti potevano fare delle offerte per convincere la titolare e le sue collaboratrici.