Protesta dei trattori alle porte di Roma e domani venerdì 9 febbraio ci sarà un sit-in con circa 1.500 persone e 10 mezzi nel centro della Capitale. L’accorso raggiunto con la Questura è di una manifestazione statica a piazza San Giovanni alla quale potranno partecipare dieci trattori che arriveranno al luogo prescelto scortati dalle forze dell’ordine.
Protesta trattori domani a Roma: sit-in a San Giovanni con 10 mezzi
Non un corteo dunque ma un sit-in a San Giovanni a cui si è arrivati dopo giorni di incontri con le forze dell’ordine. Sfumata, almeno per ora, invece la richiesta di alcuni agricoltori di poter arrivare al Circo Massimo. Intanto prosegue la chiamata a radunarsi nei presidi allestiti intorno alla Capitale.
Una mobilitazione annunciata anche via social che a partire da oggi dovrebbe portare la prossima settimana ad una manifestazione. “Oggi inizia il primo giorno di ‘assedio’ su Roma, diciassettesimo di lotta” scrive Cra Agricoltori riuniti sulla propria pagina Facebook.
I presidi alle porte della Capitale
Già la scorsa settimana diversi trattori si sono radunati a Valmontone, in un terreno privato, e poi altri presidi si sono formati lungo la cintura della Capitale da Torrimpietra sull’Aurelia, a Cecchina, sulla Formellese. In alcuni casi si sono svolti anche dei brevi cortei autorizzati.
Quattro gli appezzamenti individuati dai manifestanti a Torrimpietra, Formello, Capena, Ariccia, spiega Cra Agricoltori Traditi a LaPresse, individuati “per accogliere i trattori che giungeranno da ogni parte d’Italia. Restano comunque a disposizione Civitavecchia e Latina nel caso ci fosse necessità di ulteriori collocazione”.
Il festival di Sanremo
Intanto dopo l’apertura di Amadeus a far salire sul palco “i trattori”, è arrivata ieri a Sanremo la delegazione di giovani agricoltori del movimento Riscatto agricolo partita dal presidio di Melegnano in provincia di Milano. “Noi puntiamo a salire sul palco dell’Ariston – dice all’Adnkronos Davide Pedrotti, uno dei leader del movimento – Solo 5 minuti per spiegare le nostre ragioni ai cittadini italiani”.
Il conduttore del Festival avrebbe confermato l’intenzione a dare spazio alla protesta. Al momento però non è ancora chiaro in che modo. Gli agrigoltori, riporta il Messaggero, potrebbero portare la loro voce sul palco dell’Ariston con un comunicato letto da Amadeus.