Cinque i denunciati e oltre cento al momento gli identificati dalla Digos di Roma in relazione ai fatti accaduti domenica scorsa davanti all’ex sede del Msi di via Acca Larenzia dove un migliaio di persone si sono radunate in serata tra saluti romani e al grido “presente”.
Acca Larenzia: oltre 100 identificati da Digos Roma
Un’adunata – a cui avrebbero partecipato gruppi di estrema destra arrivati da fuori Roma e anche degli ultrà – nel giorno dell’anniversario della strage che 46 anni fa costò la vita a Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni militanti del Fronte della Gioventù. All’attenzione dei magistrati capitolini ieri è arrivata una prima informativa della Digos che sta procedendo alla identificazione delle persone che hanno fatto il saluto fascista.
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Tra i partecipanti cinque esponenti di Casa Pound a cui la Questura contesta il delitto di apologia del fascismo. Lo ha detto oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time alla Camera all’interrogazione della segretaria del Pd Elly Schlein sulle iniziative in relazione agli eventi accaduti in via Acca Larenzia.
Piantedosi: contestata apologia fascismo a 5 di Casa Pound
“La questura di Roma – ha detto Piantedosi – ha trasmesso alla competente autorità giudiziaria una prima informativa di reato, contestando il delitto di apologia del fascismo a carico di cinque esponenti di Casa Pound, individuati tra i partecipanti, cui seguiranno ulteriori comunicazioni all’esito del riconoscimento e identificazione degli ulteriori convenuti alla manifestazione”.
“Circa mille persone, picco nel 2018 con 3mila presenze”
Piantedosi ha spiegato che la Questura “ha assicurato lo svolgimento della manifestazione senza che si verificassero incidenti, privilegiando le attività di osservazione, più proficue per l’acquisizione di elementi utili da sottoporre all’Autorità giudiziaria ai fini dell’accertamento dell’eventuale commissione di reati”.
Il ministro dell’Interno ha sottolineato inoltre che “la commemorazione di Acca Larenzia, cui quest’anno hanno aderito circa 1000 persone, nel passato, con le stesse modalità, ha registrato numeri ben maggiori di presenze, con un picco di 3.000 nel 2018”.
Tradito ricordo della tragedia
“Lo spirito della commemorazione di tragedie così gravi come quella di Acca Larenzia, che ha causato il vile assassinio di giovani vite e che rimane tuttora senza giustizia, è tradito dalla riproposizione di gesti e simboli che rappresentano un’epoca condannata dalla storia” ha aggiunto Piantedosi.