Termovalorizzatore Santa Palomba, Comitati: “Gualtieri viola il diritto alla salute dei cittadini”

Il progetto per il termovalorizzatore di Santa Palomba è pronto. Il 24 ottobre i consiglieri di amministrazione di Acea e della controllata Acea Ambiente hanno concordato gli ultimi aspetti e approvato “la proposta rimodulata del progetto Wte, per il termovalorizzatore” da inviare al Comune.

Nelle settimane precedenti è andato in scena un confronto serrato tra il proponente e il Campidoglio per definire gli aspetti tecnici ed economici dell’opera. Intanto si infuoca il fronte dei Comitati che dicono no al termovalorizzatore a Santa Palomba.

Termovalorizzatore, i comitati contro Gualtieri

inceneritore

“Riteniamo che la forzatura operata da Roberto Gualtieri con la pubblicazione del bando di gara, costituisca un maldestro tentativo di condizionare il Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi di lì a pochi giorni, data l’udienza di merito fissata per il 30 novembre”, le parole dell’Unione dei comitati che convoca per sabato 25 novembre appuntamento di rilancio della manifestazione in Campidoglio convocata per il 2 dicembre dalle 14.30.

Continuano i comitati: “Come ormai noto le cifre in ballo sono astronomiche: oltre sette miliardi di euro, per una durata della concessione che supera abbondantemente i trent’anni. Davanti a un affare gigantesco, Gualtieri, forte dei super poteri commissariali, non è affatto preoccupato di violare impunemente il diritto alla salute di alcune centinaia di migliaia di persone che, nei comuni dei Castelli romani, della litoranea e della periferia del Municipio 9 di Roma, vivono e lavorano e che saranno costrette a respirare h. 24 i veleni emessi dal mega impianto”.

E ancora: “Veleni che inevitabilmente, contamineranno falde acquifere e terreni compromettendo irrimediabilmente aree agricole e produzioni locali di pregio, pascoli e allevamenti con ricadute sull’intera filiera agroalimentare e con impatti sulla salute di tutti i consumatori, romani compresi. Tutto questo avverrebbe proprio laddove si raggiungono elevate percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti, scaricando così sui Comuni virtuosi l’incapacità di Roma di organizzare una corretta raccolta, che resta ancorata all’arcaico sistema della raccolta stradale con cassonetti”.

Concludono i comitati: “Siamo consapevoli che l’inceneritore di Roma costituisca la madre di tutti i conflitti ambientali. Per questo, la manifestazione di sabato 2 dicembre rappresenta un primo appuntamento, anche per le tante realtà impegnate nelle altre vertenze generate dal prepotente esercizio che Gualtieri fa dei poteri straordinari conferitigli dal governo. Il 2 dicembre portiamo quindi in piazza a Roma la protesta popolare contro chi, forte dei propri poteri, calpesta i nostri territori e i nostri diritti”.



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