L’Istat ha reso noti i dati relativi agli incidenti stradali del 2022 a Roma e nel Lazio. L’anno scorso nella regione si sono verificati 20.275 incidenti stradali, con 339 vittime e 26.802 feriti. Il 2022 è caratterizzato da una marcata ripresa della mobilità, risultando in un aumento degli incidenti (+15,9%), dei feriti (+16,3%) e delle vittime della strada (+17,7%), cifre superiori alla media nazionale (+9,2%, +9,2%, +9,9% rispettivamente).
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Incidenti stradali a Roma, i dati
A Roma, nel 2022, si sono registrati 16.369 incidenti, con 226 decessi e 20.996 feriti. Rispetto all’anno precedente, i morti nella Capitale sono aumentati di 44, con una variazione percentuale del 17,1% nel periodo 2019-2022. Nel Lazio, la percentuale di utenti vulnerabili per età deceduti in incidenti stradali è scesa al di sotto della media italiana (42,5% contro 44,3%). Il peso relativo degli utenti vulnerabili per ruolo (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) rimane superiore a quello nazionale (52,8% contro 49,3%).
Tra il 2010 e il 2022, nell’area laziale, l’incidenza di pedoni deceduti è cresciuta dal 16,9% al 20,6%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato meno significativo, passando dal 15,1% al 15,4%. Il tasso di mortalità è più elevato nelle classi di età 65 e oltre (7,9 per 100mila abitanti) e 15-29 anni (7,2 per 100mila).
I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,3% delle vittime e il 69,2% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 12,1% dei morti e il 20,2% dei feriti, i pedoni il 20,6% dei deceduti e il 10,7% dei feriti. Dei pedoni coinvolti negli incidenti, il 55,7% appartiene alla classe di età 65+, mentre il 59,7% dei pedoni feriti ha più di 44 anni.
I mesi e le ore più a rischio
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati nel Lazio 6.000 incidenti (29,6% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 8.904 (il 43,9% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 11.830 persone (44,1%) e 133 sono decedute (39,2%)
Il 78,5% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie tra le 23.00 e le 24.00 (3,2 morti ogni 100 incidenti), tra le due e le tre del mattino (3,8 morti ogni 100 incidenti), tra le 24.00 e l’una di notte (3,5 morti ogni 100 incidenti), tra l’una e le due di notte (3,3 morti ogni 100 incidenti), tra le 5 e le 6 del mattino (3,1 morti ogni 100 incidenti), valori superiori alla media giornaliera (1,7) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,7% degli incidenti notturni, il 46,0% delle vittime e il 47,0% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,7 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il sabato notte (3,5).