Entra in casa della ex fidanzata a Formia e la massacra di botte mentre dorme, colpendola con il casco della moto e lanciandole contro una friggitrice. Poi apre al padre e vanno via rubando un televisore.
Un’indagine lampo quella dei carabinieri di Formia che ieri sera, poche ore dopo il raid, hanno arrestato due italiani di 56 e 29 anni, padre e figlio, già noti alle forze dell’ordine.
La vittima una 35enne è stata trasportata d’urgenza dal personale del 118 all’ospedale di Formia dove è ricoverata in prognosi riservata, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
Entra in casa della ex fidanzata e la massacra di botte: poi prende la tv e scappa con il padre. L’allarme dato dai vicini
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ieri nel pomeriggio a Formia, il provincia di Latina, il ragazzo è entrato in casa della vittima forzando una finestra.
La donna che stava riposando è stata aggredita dal ragazzo, con cui aveva avuto una relazione. E’ stata presa a calci e pugni in varie parti del corpo e colpita con un casco. Poi le ha lanciato contro la friggitrice e un telecomando della tv.
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Dopo la violenza ha aperto la porta di casa al padre riuscendo così insieme a portare via il televisore della vittima. Le urla e il trambusto hanno allertato i vicini di casa che hanno chiamato il 112 facendo scattare l’intervento dei carabinieri.
Indagine lampo dei carabinieri di Formia: arrestati padre e figlio ex della vittima
Di fondamentale aiuto nelle indagini la testimonianza della donna che dopo le prime cure è riuscita a descrivere quanto accaduto ai militari. E’ stato quindi individuato come sospetto autore del delitto il ragazzo che aveva avuto una relazione sentimentale con la vittima, interrotta da diversi mesi.
Nonostante la conoscenza, il giovane si sarebbe intrufolato in casa a volto scoperto per aggredire la donna nel sonno. Presumibilmente il ragazzo era arrivato a casa dell’obiettivo in sella ad una moto, mentre il padre alla guida di un’auto. Il giovane è stato fermato in strada, mentre il padre era tornato a casa dove i militari hanno trovato anche la televisione rubata.
Il più giovane è stato trattenuto presso la camera di sicurezza in attesa del suo trasferimento presso il carcere di Cassino mentre il padre è stato sottoposto agli arresti domiciliari, così come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cassino.
Bisognerà attendere che la vittima si ristabilisca per capire se ci fossero delle ruggini rimaste tra i due dopo la fine della loro relazione. La violenza sembra evidentemente sproporzionata e immotivata.