Il rischio di emulazione c’è, la guerra in Israele e Palestina porta al rafforzamento del sistema di vigilanza in tutta Roma, nella zona del ghetto ebraico, nella sinagoga, nelle scuole e sedi diplomatiche. E anche in Vaticano: le forze di polizia hanno rafforzato le misure di sicurezza in considerazione delle possibili minacce in un’area considerata particolarmente sensibile.
Spiegano dall’Ispettorato di Polizia vaticano che “Il personale è stato sensibilizzato a mantenere, durante il servizio, un atteggiamento costantemente vigile, volto a tutelare la propria e altrui incolumità e a cogliere tempestivamente qualsiasi situazione ritenuta anomala”. Anche i carabinieri impegnati nei controlli nella zona di piazza San Pietro sono in giubbotto anti-proiettile e col mitra impugnato. Severi, come sempre, i controlli ai metal detector per l’ingresso in basilica, che provocano anche lunghe file di visitatori.