L’indagine della Procura di Roma su Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, per falso in bilancio ha scatenato un’incredibile richiesta da parte di alcuni tifosi della Lazio sui social media: l’assegnazione dello scudetto della passata stagione alla società biancoceleste. Richiesta basata, però, su una serie di malintesi.
Caso Osimhen, perché De Laurentiis è indagato
L’indagine nei confronti di De Laurentiis è partita dopo la trasmissione degli atti da Napoli, giunti a Roma per competenza territoriale. L’inchiesta riguarda presunte plusvalenze fittizie legate all’acquisto del calciatore nigeriano Victor Osimhen nel 2020 dal Lille, per una cifra superiore ai 71 milioni di euro. La Procura di Roma ha proceduto con l’iscrizione degli atti come atto dovuto, in quanto l’inchiesta era già in corso a Napoli.
Napoli sicuro
Il Napoli si è dichiarato sereno e sicuro di non correre rischi significativi nell’ambito di questa indagine. La notizia ha scatenato reazioni tra i tifosi di diverse squadre, compresi quelli della Lazio. Alcuni sostenitori biancocelesti hanno iniziato a invocare l’assegnazione dello scudetto della passata stagione, sostenendo che il Napoli avrebbe vinto “con la truffa”.
La richiesta, però, è basata su un malinteso fondamentale. La premessa è questa: il Napoli non verrà comunque penalizzato retroattivamente anche nel caso di condanna per De Laurentiis. A maggior ragione, il trasferimento di Osimhen è avvenuto nel 2020, e quindi la stagione interessata da questa operazione è stata la stagione 2020-2021, non la passata in cui la Lazio è arrivata second ain classifica.
Alcuni tifosi del Napoli, infatti, hanno precisato, sempre sui social, che se si desiderano penalizzazioni retroattive, queste dovrebbero essere applicate alla stagione 2020-2021, in cui il Napoli è arrivato al quinto posto in classifica.
Osimhen, nuovo caos
Proprio in queste ore, in casa Napoli, è sorto un nuovo problema relativo a Osimhen. Il club azzurro, infatti, ha pubblicato sul proprio profilo Tik Tok, un video, secondo l’attaccante, derisorio nei suoi confronti, in cui, con una musichetta di sottofondo, lo si vede sbagliare l’ultimo rigore calciato. La polemica è esplosa ieri sera: prima con un tweet dell’agente di Osimhen, poi attraverso il profilo social dell’attaccante, che ha rimosso quasi tutte le foto con la maglia del Napoli.