Il professor Domenico De Masi, professore emerito di “Sociologia del Lavoro” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è venuto a mancare a causa di una subitanea e feroce malattia.
Il mondo perde un eclettico studioso, docente, studioso e consulente, noto soprattutto per i suoi contributi alla sociologia del lavoro, alla società postindustriale e alla creatività.
Chi era Domenico De Masi
De Masi aveva compiuto i suoi studi a Parigi negli anni tumultuosi del ’68, conseguendo il dottorato in “Sociologia del Lavoro” sotto la guida di Alain Touraine, una delle figure di spicco della sociologia contemporanea. Questo incontro segnò l’inizio del suo percorso nel mondo della sociologia applicata ai processi concreti.
Negli ultimi due decenni, Domenico De Masi ha conquistato una notevole fama in Brasile, diventando un punto di riferimento intellettuale e politico, particolarmente ascoltato dal Partito dei Lavoratori e da Luiz Inácio Lula da Silva.
Il sociologo era affascinato soprattutto da Oscar Niemeyer, l’architetto di Brasilia, al quale accostava il genio di Adriano Olivetti. La frase che decise di affiggere nello studio – “Ciò che conta non è l’architettura, ma è la vita, gli amici e questo mondo ingiusto che dobbiamo modificare” – incarna perfettamente l’impegno sociale di De Masi.
Il pensiero di Domenico De Masi
La sua visione sociologica si è sviluppata a partire dalle teorie di pensatori come Tocqueville, Marx, Taylor, Bell, Gorz, Touraine, Heller e la Scuola di Francoforte.
De Masi ha plasmato un paradigma post-industriale, sostenendo che dalla metà del Novecento in avanti, il progresso tecnologico, lo sviluppo organizzativo, la globalizzazione e l’istruzione di massa abbiano creato una nuova società basata sulla produzione di informazioni, servizi, simboli, valori ed estetica. Questo processo ha portato a nuovi modelli economici, nuovi concetti di lavoro e tempo libero, nuovi valori e nuovi attori sociali.
De Masi era un volto noto della tv, avendo partecipato a numerosi programmi televisivi e dato il suo contributo in tanti dibattiti incentrati sulla propria materia e non.
Le sue idee hanno influenzato la promozione del lavoro agile e sostenuto diverse battaglie politiche, tra cui il reddito di cittadinanza, sottolineando la necessità di una società più inclusiva e equa.