Fatture già pagate e riemesse per lo stesso lavoro, ma anche anomali affidamenti ai fornitori saldati anche con fondi per l’emergenza Covid. Irregolarità scoperte dalla Guardia di Finanza e che hanno portato alla sospensione dai pubblici uffici per due dirigenti scolastici di un istituto professionale di Roma. Le indagini partite nel 2023 da alcune segnalazioni, hanno ricostruito le presunte responsabilità dei due dirigenti, che rispondono di peculato e turbata libertà degli incanti. Solo quest’ultima invece l’accusa per l’imprenditore coinvolto.
Roma, fatture pagate 2 volte per ristrutturazione bar scuola: sospesi due dirigenti
Su delega della Procura, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito in data odierna due misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, disposte dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di un Dirigente Scolastico e un Dirigente Amministrativo di un Istituto Professionale Statale della Capitale.
Le indagini partite da una segnalazione per irregolarità
Le indagini dei finanzieri del I Nucleo operativo metropolitano di Roma sono partite a seguito di segnalazioni su irregolarità nella gestione contabile, finanziaria e patrimoniale da parte dei due dirigenti.
In particolare, è emersa l’indebita emissione di mandati di pagamento – a favore di un fornitore incaricato della ristrutturazione di un’area destinata a bar – che avevano in causale il saldo di fatture, in realtà, già integralmente pagate.
Anomali affidamenti pagati anche con fondi per emergenza Covid
Le indagini hanno rivelato che le duplicazioni dei mandati rappresentavano solo una parte di un sistema più ampio di anomali affidamenti diretti. Affidamenti che sarebbero stati attribuiti ai medesimi fornitori, tra l’altro in violazione dei principi di rotazione, trasparenza e pubblicità.
Parte di questi affidamenti, peraltro, sono stati pagati con fondi vincolati dal Decreto “Sostegni Bis”, istituiti per fronteggiare l’emergenza Covid. Le indagini hanno portato alla ricostruzione delle responsabilità dei due dirigenti, che rispondono di peculato (solo per i due pubblici ufficiali) e di turbata libertà degli incanti, insieme all’imprenditore coinvolto.