Dall’11 dicembre al 23 febbraio 2025, Palazzo Altemps, sede del Museo Nazionale Romano, ospita una mostra dedicata a Gabriele Basilico, in occasione degli 80 anni dalla sua nascita. L’iniziativa, curata da Matteo Balduzzi e Giovanna Calvenzi, propone un viaggio attraverso 56 opere e oltre 250 provini originali, esplorando il legame tra il fotografo e la città di Roma. Promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la rassegna offre un’analisi dettagliata della visione di Basilico, che ha immortalato la Città Eterna in un dialogo tra monumentalità storica e modernità architettonica.
Gabriele Basilico e il suo rapporto con Roma
La mostra nasce per sottolineare il profondo legame tra Gabriele Basilico e Roma, città esplorata dal fotografo attraverso venti campagne professionali realizzate tra il 1985 e il 2011.
Il lavoro di Basilico su Roma si distingue per l’attenzione alla stratificazione di epoche e stili, alla coesistenza di elementi architettonici eterogenei e al dialogo tra edifici storici e moderni. Questi aspetti, centrali nella sua poetica, trovano nella capitale italiana una sorta di apoteosi visiva.
L’approccio del fotografo non teme la sfida della monumentalità di Roma. Basilico propone interpretazioni rispettose e innovative, che riescono a far emergere nuovi punti di vista anche su una città così iconica.
Tra i soggetti prediletti, emergono le linee razionaliste dell’architettura contemporanea, le opere di Richard Meier e Renzo Piano, e i dettagli della Roma antica e moderna che si intrecciano nella sua narrativa visiva.
L’allestimento e il percorso espositivo
L’esposizione si sviluppa negli spazi di Palazzo Altemps, articolata in due sezioni principali. Nella prima parte, le immagini dialogano con l’esposizione permanente del museo, offrendo un confronto tra le opere fotografiche e i reperti archeologici.
Le fotografie, scattate fino agli anni Duemila, rappresentano temi come l’architettura razionalista e il tessuto urbano storico di Roma.
Il cuore simbolico della mostra è costituito da uno spazio dedicato all’archivio di Basilico. Qui sono esposti 60 provini a contatto, che documentano sette progetti principali del fotografo. Questi materiali offrono uno sguardo privilegiato sul processo creativo di Basilico, evidenziando segni e annotazioni che rivelano la sua metodologia di lavoro.
Le opere più recenti e il dialogo con la modernità
La seconda parte dell’esposizione presenta una selezione di opere contemporanee, dove spicca l’unico lavoro a colori, un progetto che segue il corso del Tevere. Queste fotografie sono organizzate in base a temi architettonici e visivi, creando un’interazione diretta con lo spazio e i reperti del museo.
Il percorso espositivo si conclude con uno sguardo sull’architettura moderna, evidenziando il contrasto tra le stratificazioni storiche e le sperimentazioni contemporanee. Questo dialogo tra passato e presente rappresenta il tratto distintivo dell’arte di Basilico, capace di cogliere l’essenza delle città attraverso un’analisi rigorosa e poetica.